Minimo Teatro, “Piazza Poesia” a Francavilla d’Ete

 

FRANCAVILLA D’ETE (FM) – Sabato 27 luglio, dalle ore 19.00 alle ore 24.00, il Comune di Francavilla e il Minimo Teatro propongono “Piazza Poesia” nel suggestivo spazio architettonico che è piazza Vittorio Emanuele II, luogo ideale per congiungere in emozione poeti, voci, spettatori, ospiti. La raccolta piazza di Francavilla, solo casette legate in corona, è la “cassa acustica” scelta per amplificare in leggerezza (e lontano dagli strepiti spettacolari) parole, riflessioni, voci, suoni dei poeti e dei loro cantori. In “Piazza Poesia” torneranno a far udire la loro voce e specialmente le loro riflessioni Pier Paolo Pasolini, Sandro Penna, Giorgio Caproni, Andrea Zanzotto, Emilio Villa, Remo Pagnanelli, Edoardo Sanguineti, solo per citare alcuni dei nomi che trattenuti in “villeggiatura” non faranno mancare comunque le loro “corrispondenze”, così come altri “villeggianti” cantori quali Carmelo Bene, Vittorio Gassman, Riccardo Cucciolla. Dalle “Corrispondenze dalla villeggiatura” alle “Corrispondenze per vocazione”, cioè le poesie scritte appositamente per “Piazza Poesia” da poeti di varie parti d’Italia, coordinate dal poeta Giampaolo Vincenzi in un unico testo che sarà letto dagli allievi della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro. Inoltre la piazza ospiterà brevi presentazioni di libri con Elisabetta Moriconi, Alessandra Lumachelli, Gianni Baleani, Gianfranco Bucich e Silvio Craia. Di tanto in tanto si potranno ascoltare i cantautori Enzo Nardi e Lucio Matricardi con le loro canzoni di poesia. Ci sarà anche il “Microfono aperto” per liberi interventi di poeti ed ospiti: tra questi Guido Garufi, Giampaolo Vincenzi, Giovanni Prosperi che insieme si troveranno a discutere sul tema “Le Marche di poesia”. Concluderà il ricchissimo programma il recital “La voce di Giacomo Leopardi” alias Maurizio Boldrini.

“Arlecchino” liberato a Sant’Angelo in Pontano

 

Sant’Angelo in Pontano – Telegramma da Sant’Angelo in Pontano. Al Teatro Angeletti, sabato sera è stato liberato Arlecchino da secoli di detenzione rappresentativa. Il piano d’evasione è stato scritto dal poeta numero uno dei ricercati Giovanni Prosperi ed attuato da un gruppo di attivisti del teatro, cellula de-generata della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro, tra loro anche minorenni devastanti per bravura e tenerezza: Sofia Di Castri, Riccardo Carota, Giorgio Maria Cornelio, coadiuvati ed istruiti da vecchie volpi dell’atificieria scenica quali Serenella Marano, Lorenzo Vecchioni, Ilenia Paciaroni, Carla Camilloni, Claudia Piccinini, Pierluigi Cipolla, Elisabetta Moriconi, e due signore all’esordio nelle schiere del Minimo ma di una intensità poetica pericolosa, Roberta Sarti e Rosanna Renzi. Supporto determinante del genio guastatore Fabio Monteverde. La regia dell’evasione pare sia stata firmata dal latitante Maurizio Boldrini, ma sul luogo sono state rinvenute tracce che si ricollegherebbero a Caravaggio, Brecht, Pasolini, Bene. Attoniti i numerosi testimoni che erano presenti al Teatro Angeletti, qualcuno si va ancora domandando come è stata possibile un’esplosione così grande di poesia. Arlecchino ha lasciato sul palcoscenico il suo abito di scena e pare sia caduto a confetti a Napoli ai piedi del Vesuvio, “Oh Vesù!”.

 

“Arlecchino” di Giovanni Prosperi a Sant’Angelo in Pontano

 

Sant’Angelo in Pontano (Mc) – Sabato 13 luglio, ore 21.30, al Teatro Angeletti di Sant’Angelo in Pontano, andrà in scena “Arlecchino” di Giovanni Prosperi a cura della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro. La figura classica di Arlecchino, sintesi dei colori rappresentativi di secoli di fraintendimenti spettacolari, viene smascherata e liquidata definitivamente dalla regia di Maurizio Boldrini, diventando materia inedita per edificare ciò che resta del teatro dopo che lo stesso Boldrini con Giovanni Prosperi e la classe di Ingegneria Umanistica, nel 2005 a Roma (da Anticaja e Petrella), celebrarono la festa di chiusura dei teatri. La trascolorazione di Arlecchino avverrà attraverso l’essenza del teatro: il gioco ritmico dell’essere, unica scena possibile per reinventare la percezione delle cose e delle relazioni. Per gli spettatori non varrà l’abbonamento a ciò che già si conosce. Artefici in scena: Carla Camilloni, Riccardo Carota, Pierluigi Cipolla, Giorgio Maria Cornelio, Orfeo Crucianelli, Sofia Di Castri, Serenella Marano, Fabio Monteverde, Elisabetta Moriconi, Ilenia Paciaroni, Claudia Piccinini, Rosanna Renzi, Roberta Sarti, Lorenzo Vecchioni.

“Marche versate – poesie e canzoni in amor sacro e profano” a Numana

Grande arte nel primo appuntamento della rassegna “Le domeniche nel salotto di Piazza Nuova”

NUMANA (AN) – Quanta arte sotto la luce di soli tre faretti! Una perla autentica fatta di riflessi di voce, musica e poesia dal titolo “Marche versate – poesie e canzoni in amor sacro e profano”. Complice il Conero e il mare alle spalle degli artisti, davanti c’è un pubblico bello per attenzione. E la magia è, scorre semplice nell’aria del Giardino pubblico di Numana.

La voce di Maurizio Boldrini esordisce in tuono con il “Re delle cose” leopardiano (Arimane), alleggerisce il flauto di Claudia Piccinini, poi Boldrini eclissa nel “Primo amore” e strugge l’ascolto con “Nerina”, in versione di inaudita tenerezza. A seguire si alternano le voci di alcuni allievi della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro, e si ascolta tutta l’arte che il maestro ha trasmesso ai sui allievi: Carla Camilloni, Serenella Marano, Roberto Marucci che hanno tradotto il repertorio di autori marchigiani e non, attraverso un’ampia gamma di varianti emozionali, riuscendo a restituire alla scrittura il corpo: forza, tenerezza, carnalità, sensualità perfettamente miscelate in eleganza.

Gli interventi flautistici di Claudia Piccinini (con Pergolesi e Rossini) hanno prodotto l’effetto di una sorta di sospensione lirica. E poi le canzoni di Lucio Matricardi, che poesia purissima! Quando chiude Maurizio Boldrini con “Advocata” di Giovanni Prosperi, testo sulla Madonna che l’autore ha scritto appositamente per l’artista maceratese, il Giardino fiorisce di grazia.

Fuori programma “L’infinito” per ringraziare l’attenzione degli spettatori, ma l’infinito era già stato nell’arte delle voci e della poesia. Perfetta l’organizzazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Numana e della Pro Loco. La rassegna

“Le domeniche nel salotto di Piazza Nuova” proseguirà il 7 luglio con “Serata all’Opera” a cura di Ivano Berti, il 14 luglio con “Mystis” spettacolo ellenico di Gabriella Cinti e il 21 luglio con “Brezze della musica” concerto per pianoforte del M° Alberto Martuzzi.