Tolentino, “Il memorabile respiro delle donne”

TOLENTINO – La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e la ricorrenza del 10 dicembre, anniversario della promulgazione della Dichiarazione universale dei diritti umani sono state celebrate in modo esemplare e speciale dal gruppo maceratese di Amnesty International.

L’evento si è svolto domenica 4 nella sala teatrale del Politeama con il pubblico delle grandi occasioni. Sono stati proprio gli spettatori così disposti all’ascolto (percezione chiarissima in sala) a dare il primo segnale che sarebbe accaduto qualcosa d’importante.

In apertura Veleria Annibali, responsabile di Amnesty sede di Macerata, ricorda alcune delle tante situazioni in cui sono violati i diritti di donne e uomini, la sciagura della guerre in cui l’arma dello stupro è l’orrido nell’orrido, o ciò che sta succedendo in Iran o in Afghanistan, ancora sangue nel mare delle nefandezze compiute in ogni parte del mondo.

Buio in sala e inizia l’incanto de “Il respiro delle donne” recital che vede protagoniste le attrici del Minimo Teatro, come viatico la voce di Mia Martini in “Minuetto”, si accendono le luci e iniziano autentiche perle di poesia e voce legate dal filo musicale del raffinato flauto di Claudia Piccinini.

Parole di donne, slanci poetici, telegrammi di dolore, inaudite tenerezze, sensi profondi di vita delle scrittrici Luce Irigary, Elisabetta Moriconi, Cristina Campo, Ingeborg Bachmann, Marguerite Yourcenar, Joyce Lussu, Anna Achmmatova, Clarissa Pinkola Estes, Alda Merini, Mary Simmerling, Forugh Farrokhzad entrano e si confondono in corrispondenza con i versi di alcuni tra i maggiori poeti del secolo scorso: Vladimir Majakovskij, Dino Campana, Eugenio Montale, Emilio Villa, Remo Pagnanelli, Giovanni Prosperi.

 

Il risultato è una magica deriva in cui non si capisce più dove sta la scrittura, mirabilmente confusa tra forza incisiva delle parole e maestria comunicativa delle voci e dei suoni, il vortice dinamico degli umori tradotti in teatro è talmente ricco che gli spettatori accolgono le voci delle attrici sul più alto piano della relazione, quello della sensazione.

Le attrici Monica Scalcon, Elisabetta Moriconi, Serenella Marano, Fulvia Criscuoli, Elisa Patrizi, Francesca Cipriani, Manuela Tesei, Chiara Marresi, insieme alla flautista Claudia Piccinini rendono una testimonianza-lezione che è multipla: grande lezione di classe, di bravura e, specialmente, sono testimonianza viva dell’universo femminile, delle infinite corde che lo fanno vibrare, sono voci che ricordano, anche a chi fosse sordo, cos’è e come muove l’anima femminile, anzi più semplicemente l’anima, la vita. La regia è di Maurizio Boldrini con la consulenza letteraria di Maria Carla Romiti e Oriana Nabissi. Fotografo di scena Pierluigi Cipolla. Assistenza organizzativa e tecnica a cura del Politeama. Patrocinio del Comune di Tolentino.

“Il Respiro delle Donne” al Politeama

 

TOLENTINO – Domenica 4 dicembre al Politeama con inizio alle ore 17.30 Amnesty International, gruppo della provincia di Macerata, propone “Il respiro delle donne”, una serata di riflessione sul tema della violenza contro le donne ed in generale sulla difesa dei Diritti Umani, anche in vista della ricorrenza del 10 dicembre, anniversario della promulgazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Nel recital realizzato dal Minimo Teatro, con la regia di Maurizio Boldrini, si potranno ascoltare le parole delle scrittrici: Luce Irigary, Elisabetta Moriconi, Cristina Campo, Ingeborg Bachmann, Marguerite Yourcenar, Joyce Lussu, Anna Achmmatova, Clarissa Pinkola Estes, Alda Merini, Mary Simmerling e della poetessa iraniana Forugh Farrokhzad il cui testo “Solo la voce resta” non è certo messo a caso in programma.

Queste voci femminili saranno contrappuntate dai versi di alcuni tra i maggiori poeti del secolo scorso: Vladimir Majakovskij, Dino Campana, Eugenio Montale, Emilio Villa, Remo Pagnanelli, Giovanni Prosperi. Per l’occasione la compagnia vocale del Minimo Teatro è tutta al femminile ed è composta da Francesca Cipriani, Fulvia Criscuoli, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elisabetta Moriconi, Elisa Patrizi, Monica Scalcon, Manuela Tesei.

Le musiche sono appositamente composte ed eseguite dal vivo dalla flautista Claudia Piccinini. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Tolentino.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Gli studenti del Classico di Camerino vanno su Le Nuvole con Boldrini

CAMERINO – Venerdì 18 alle ore 14.00 inizia il progetto “Teatro classico” organizzato dal Liceo Classico di Camerino e destinato a studenti che da novembre a maggio si applicheranno con appuntamenti settimanali allo studio e alla elaborazione dell’opera Le Nuvole di Aristofane.

L’iniziativa prevede le seguenti fasi operative: lezioni per migliorare la dizione, lettura del testo teatrale e sua rielabora

zione, composizione poetica e drammaturgica, prove per l’elaborazione delle singole scene, montaggio registico, spettacolo conclusivo aperto alla cittadinanza.

Si prevede, inoltre, di concorrere alla selezione attuata dall’Inda (Istituto del Dramma Antico) di Siracusa per partecipare al Festival Internazionale del teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide nel mese di aprile/maggio 2023. Si valorizza così l’offerta formativa relativa all’indirizzo del Liceo Classico, promuovendo la conoscenza di una delle forme letterarie più caratteristiche delle civiltà greca e latina, permettendo, dunque, un approccio culturale più ampio, che va dagli aspetti scenografici a quelli coreutici ed espressivi.

E’ anche un’occasione di riflessione sul fatto che temi e valori della civiltà classica siano ancora alla base della civiltà europea, con profondi richiami all’attualità. La responsabile del progetto è la Prof.ssa Michela Di Paolo che ha ottenuto la collaborazione operativa di Maurizio Boldrini, regista e direttore della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro, le cui pratiche e teorie sintetizzate in pubblicazioni universitarie sono accolte e studiate in prestigiose accademie internazionali.

Macerata, inizia la scuola del Minimo teatro: per essere liberi dalle scenate

Macerata, inizia la scuola del Minimo teatro: per essere liberi dalle scenate – In borgo Sforzacosta n. 275, a Macerata, iniziano le lezioni del 40° anno  della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro secondo il seguente calendario provvisorio: oggi, lunedì 14 e mercoledì 16 ore 18.00 lezioni delle classi di Ingegneria Umanistica, mentre le classi del corso base principianti: giovedì 17 ore 20.45 (dalla settimana successiva il mercoledì) e venerdì 18 ore 18.00. Gli allievi che ancora devono regolarizzare l’iscrizione potranno farlo nel corso della loro prima lezione. Ogni anno a Macerata si rinnova un’avventura conoscitiva che dura otto mesi fino a giugno, un viaggio mai uguale a se stesso,  come ogni vero viaggio è continua avanscoperta capace di utilizzare gli strumenti del linguaggio teatrale per aprire a visioni e a pratiche inaspettate e sorprendenti.

 

Come consuetudine alcune indicazioni di viaggio chieste al conduttore Maurizio Boldrini.

Che dote si richiede all’aspirante allievo? 

Null’altro che la presenza, ogni persona per quanto possa da se stessa considerarsi deficiente, è una ricchezza incommensurabile, al Minimo Teatro teniamo strumenti d’arte collaudati da decenni per far affiorare la bellezza personale che ogni essere custodisce in se, spesso a sua insaputa.

C’è qualcosa di speciale quest’anno visto che è il 40° anno della Scuola e del Minimo?

Speciale è ognuno di questi anni passati a studiare, inventare, creare. Quest’anno si è iscritta di nuovo un’allieva che frequentò 27 anni fa perché dice che vuole ricrearsi. L’altra sera le ho fatto leggere un brano dicendole che così magari togliamo un po’ di ruggine, invece ha letto magistralmente, meglio di come me la ricordavo, che pure era bravissima. E’ un segno importante per me, non è solo conforto che le cose qui funzionano, ma che continuano a vivere e a fermentare, al di là della frequenza. Comunque un po’ di festa particolare ci vuole e quindi per lo spettacolo finale quest’anno faremo una sortita a Roma, porteremo lo spettacolo “Poesia capitale”, proveremo a ricordare a qualche romano che lì una volta c’era la capitale.

Perché consiglierebbe a un giovane di frequentare la Scuola del Minimo?

Per “rovinarsi” un po’ la vita!  Invece che il quieto sopravvivere  tra un messaggio telefonico e l’altro, invece che il quieto  sopravvivere tra un tatuaggio e l’altro, tra una birra e l’altra o tra una pagina di pseudostoria e l’altra, qui al Minimo c’è l’intenzione di vivere, di leggere le differenze e quindi di essere liberi, liberi dalle scemate e dalle scenate intanto.

Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro: tel. 347 1054651.

40° ANNO DELLA SCUOLA DI DIZIONE E RECITAZIONE DEL MINIMO TEATRO

MACERATA – Sono aperte le iscrizioni al 40° anno di corso 2022/2023 della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro fondata e diretta da sempre da Maurizio Boldrini.
Il Minimo Teatro è un riferimento per coloro che hanno a cuore il viaggio della conoscenza, siano esse persone di giovane età o siano persone mature. Molti ex allievi ed allieve lavorano in ambiti artistici: teatro, cinema, televisione, giornalismo, editoria, ecc. Però il risultato che più caratterizza la Scuola del Minimo è la sua formidabile capacità di far affiorare le attitudini personali.
L’attività è organizzata e piccoli gruppi, per poter “lavorare” proficuamente, secondo orari e giorni concordati con i componenti di ogni singolo gruppo, c’è un’ampia possibilità di scelta tra orari pomeridiani e/o serali. Oltre alle lezioni a piccoli gruppi ci saranno anche lezioni individuali per perfezionare e specificare la formazione; sono previsti due laboratori integrativi, uno filmico e uno di scrittura
Al termine dell’attività prevista per giugno 2023 saranno allestiti i tradizionali saggi di fine corso.
I nuovi iscritti con la quota mensile hanno diritto a tutto ciò che si svolge nell’ambito della Scuola: lezioni di gruppo, lezioni individuali, laboratori, studi scenici, ecc. e inoltre la quota comprende anche la possibilità di partecipare alle lezioni della classe di Ingegneria Umanistica che quest’anno ha come tema operativo: “Poesia capitale”
Al termine dell’attività didattica gli allievi potranno accedere alla Compagnia Allievi del Minimo Teatro e partecipare alle programmate attività di spettacolo.
Per iscriversi è necessario venire nella sede operativa del Minimo Teatro in via Borgo Sforzacosta 275 – Sforzacosta di Macerata, c’è da compilare e firmare la scheda d’iscrizione, c’è da versare la prima quota e … fatto! Si inizia!
Per appuntamento o per ulteriori informazioni: 347 1054651.

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L’ingegneria Umanistica del Minimo Teatro presenta “Poesia Capitale”

MACERATA – Mercoledì 21 settembre al Minimo Teatro (borgo Sforzacosta 275) il direttore Maurizio Boldrini presenta il programma del nuovo anno di corso della Scuola di Ingegneria Umanistica che è lo sconfinamento di ricerche teatrali verso altre discipline umanistiche e scientifiche. Nel corso di un ventennio l’Ingegneria Umanistica ha seminato indicazioni in architettura, medicina, filosofia, politica. Lo scorso anno di corso con lo spettacolo “Otl” di Giovanni Prosperi al Teatro “Mugellini” di Potenza Picena ha fornito una magistrale dimostrazione di cos’è e come muove l’anima dell’artista, esemplificazione dell’anima della vita.

Il titolo del prossimo anno di corso che inizia ad ottobre e si svolgerà fino a giugno 2023 è: “Poesia capitale”. Per conoscere qualche anticipazione abbiamo rivolto alcune domande al direttore Maurizio Boldrini.

In che senso “Poesia capitale”?

Nei diversi sensi da vocabolario ai quali cercheremo di aggiungere il nostro senso: poesia è il fare, capitale significa che riguarda il capo cioè la vita stessa, il capo è anche testa, stesso etimo di testo, il testo contiene la scrittura, scrittura capitale è la scrittura lapidaria maiuscola. Il capitale è anche il bene da poter investire, la capitale è il luogo principale di uno stato. Ecco, scriveremo a chiare e forti lettere cos’è la poesia nelle forme, nei luoghi, nelle situazioni per ricordarci e ricordare la sua essenziale differenza con la bruttezza invasiva, addirittura l’orrido reale e simbolico in cui sopravviviamo.

Quindi è questione di capitale importanza!

Sì, essenziale, almeno per me. Il titolo l’avevo pensato solo per fare una sortita a Roma per testimoniare la più alta poesia nel nome di Giovanni Prosperi ed alcuni altri poeti marchigiani che stimo. Allora ha passato in rassegna luoghi teatrali romani per sceglierne uno adatto. Ho costatato che teatri e programmazioni romane sono indecenti come quelle provinciali, anzi loro sono i provinciali perché di capitale gli è rimasto solo un nome vuoto di contenuti. E poi sono saltati proprio i concetti di capitale e di provinciale. C’è un unico concetto traviato di poesia, che di volta in volta assume la maschera dell’estetismo tronfio della vecchia guardia o la maschera orrendamente imbellettata di giovani leve pataccare. E allora mi sono imposto con la forza della classe di Ingegneria Umanistica di manifestare la differenza della poesia capitale, quella di persone che sanno fare veramente e non importa se il loro saper fare si applica a un campo o a un testo o a una testa.

Sarà necessario alzare la voce per manifestare la differenza della poesia rispetto alla baraonda circostante?

Quando entro in un bar e la mia voce che chiede gentilmente un caffè è coperta, annichilita dal frastuono di altre voci che strepitano canzonacce o sono palesemente strafogate e avvinazzate mi vien voglia di gridare, però penso che di Gesù Cristo non è stata ascoltata né la buona novella né il suo grido in croce, perché dovrebbero ascoltare Boldrini? Talvolta anche con i miei allievi alzo la voce, quando sento che le mie indicazioni sono fraintese o quando sento che c’è un fastidioso e ingiustificato rumore di fondo, ma non serve, non serve nemmeno se il grido è magistrale, già c’è stato indicato da Borges ne “La rosa di Paracelso”. Possiamo solo mandare e mandarci segnali, perché è questo che sappiamo fare. Il mondo continuerà a girare nel solito verso.

Per conoscere il programma 2022/2023 della Scuola di Ingegneria Umanistica gli interessati potranno accedere liberamente alla presentazione e se lo desiderano potranno iscriversi seduta stante. Per informazioni ed adesioni: 347 1054651.

Le “Sibille” sensazionali di Bolognola

BOLOGNOLA (MC) – Si è conclusa la seconda edizione di “Carte Sibilline” dedicata al seme “Quadri”. Il progetto del Comune di Bolognola nell’ambito di Marchestorie  (Regione Marche – Assessorato alla Cultura, Fondazione Marche Cultura e AMAT) nella tre giorni di iniziative ha visto la partecipazione di numerosi e attenti spettatori che si sono mossi nei diversi luoghi di allestimento dello spettacolo principale “Quadri della Sibilla” su testi di Giampaolo Vincenzi e interpretazione della Compagnia Allievi del Minimo Teatro: Francesca Cipriani, Fulvia Criscuoli, Giuseppe Faggiolati, Anna Paoli, Brigida Pelagatti, Siria Scaficchia, Ambra Taddei, Manuela Tesei, Lorenzo Vecchini. Domenica 4 c’è stato il gran finale con “Quadrifonie”, Maurizio Boldrini in voce, Claudia Piccinini flauto, Giampalo Vincenzi notazioni, incursioni Compagnia Allievi MT. Nella Sala Marchetti l’afflato poetico fra voce e flauto produce una magia che sospende dal mondo circostante e trasporta nel superiore labirinto sensazionale con ictus in una inaudita interpretazione di “Genova ” di Dino Campana. Anche le note del poeta Giampaolo Vincenzi, invece che didascalizzare  i brani proposti sono state esse stesse poesia nella poesia.

Al termine del concerto abbiamo scambiato qualche battuta con Maurizio Boldrini  direttore di “Carte Sibilline” e del Minimo Teatro.
Sarà molto contento di questo record recitativo d’altura! 
Sì, effettivamente questa sera Claudia al flauto ed io in voce, siamo riusciti ad essere strumenti accordati e duttili di altissima arte musicale e poetica. E le note dell’amico poeta Giampaolo Vincenzi hanno ulteriormente alzato l’asta verso il sublime. Però considero il vero record di questi giorni a Bolognola l’esecuzione di sabato fatta dal Minimo Teatro in piazza Leopardi. Giovanissime attrici e “fanciulle e fanciulli” un po’ più maturi interpretando lo spettacolo “Quadri della Sibilla” sono riusciti ad essere dimostrazione del valore più alto del teatro, capace di superare anche la maestria compositiva e testimoniare l’essenza smascherata dell’animo umano, perché possa essere riferimento esemplare.
Come si arriva a questo vertice?
Togliendo intanto fastidi, ingombri. Ho visto recitare pseudoattori (purtroppo anche miei ex allievi che evidentemente non hanno inteso nulla delle lezioni) impastati con simbolismi, miti, pseudoculture libresche, anticaje mai intese di Artaud, che rendono penosi i loro corpi, stupidamente flagellati da loro stessi. La maestria Minimo Teatro non ha a che fare con questi pesi, è specializzata proprio per liquidare il contesto e far affiorare l’anima, l’estro personale, mi accorgo subito quando il volto di un attore o di una attrice Minimo Teatro trascolora nella sua essenza. Quando ciò avviene per tutti coloro che sono impegnati in uno spettacolo è un miracolo, un record, un esempio a portata di mano e d’occhio.
Le vostre sibille tra le righe, e qua e là,  hanno lanciato anche alcuni messaggi “politici”, come mai? 
Non ho mai amato il cosiddetto teatro politico, però quando le orecchie si fanno troppo sorde a principi base di umanità, è bene che almeno qualcuno alzi la voce, così che le nostre sibille hanno a forte voce ricordato anche parole di Primo Levi, Nelson Mandela, Pier Paolo Pasolini, Mario Luzi, Segej Esenin.
Che bilancio fa della seconda edizione di “Carte Sibilline”?
Anche quest’anno è stato un viaggio importante fatto di rapporti personali, artistici, operativi, organizzativi. Come ogni viaggio, degno di questo nome, apre ad altri viaggi, così continua la conoscenza, il resto è turismo. Ringrazio i miei compagni di viaggio, innanzitutto i miei pazienti e bravi allievi, il poeta Giampaolo Vincenzi, gli artisti Raffaella Tirabasso e Giuseppe Teobaldelli, i musicisti Roberto Passarella e Claudia Piccinini, il mago Niccolò Sabbatini, tutte le persone che a Bolognola hanno accolto e aiutato le iniziative,  il Comune di Bolognola, impiegati  e operai e naturalmente il Sindaco Cristina Gentili e la referente comunale Serenella Marano. Nel prossimo viaggio andremo ai “Cuori delle Sibille”

Carte Sibilline 2022: reso noto il programma

 

BOLOGNOLA (MC) – Ricco cartellone di iniziative per la seconda edizione di Carte Sibilline, progetto del Comune di Bolognola realizzato dal Minimo Teatro di Maurizio Boldrini nell’ambito del Festival “ Marchestorie” della Regione Marche (Assessorato alla Cultura) in collaborazione con Marche Cultura e AMAT. Dopo il successo della scorsa edizione dedicata al seme “Picche”, quest’anno le “Carte Sibilline” scalano il seme “Quadri”. L’iniziativa si svolgerà nei giorni 2, 3, 4 settembre dalle ore 17.30 alle 23.00. L’evento principale è lo spettacolo “Quadri della Sibilla” su testi di Giampaolo Vincenzi e della classe di Ingegneria Umanistica, con immagini tratte da ritratti femminini di Amedeo Modigliani e Mariano Prosperi e con immagini originali di Raffaella Tirabasso, in scena la Compagnia Allievi Minimo Teatro con la regia di Maurizio Boldrini. Lo spettacolo sarà proposto per sei volte nell’arco delle tre giornate, secondo una modalità registica di variazione continua che prevede una interazione anche con gli spettatori. Sono coinvolti anche gli operatori di ristorazione locali che accoglieranno lo spettacolo durante i convivi “Quadri del gusto” (cene sibilline).

Le tre serate si concluderanno con importanti ospiti: venerdì 2 ci sarà il concerto per bandoneon di Roberto Passarella, sabato 3 spettacolo di Magie sibilline con Niccolò Sabbatini, domenica 4 “Quadrifonie della Sibilla”, voce Maurizio Boldrini, notazioni Giampaolo Vincenzi, flauto Claudia Piccinini, interventi recitativi del pubblico e della Compagnia Allievi Minimo Teatro. Durante i tre giorni sarà possibile visitare anche la mostra antologica “Quadricarte” e ci saranno visite guidate su prenotazione. Per informazioni e per ogni evenienza: Minimo Teatro 347 1054651.

A seguire il crono programma completo:

Venerdì 2 settembre

Ore 17.30 – Sala Marchetti – Inaugurazione mostra Quadricarte

Ore 18.00 – Nei pressi di Z Chalet – Pintura di Bolognola

Siria Sibilla a cavallo dell’infinito apre lo spettacolo Quadri della Sibilla testi: Giampaolo Vincenzi e classe di Ingegneria Umanistica

immagini tratte da Amedeo Modigliani e Mariano Prosperi , immagini originali: Raffaella Tirabasso

Compagnia Allievi Minimo Teatro, regia: Maurizio Boldrini

Ore 20.30 – Rifugio Pintura – Pintura di Bolognola convivio-spettacolo Quadri della Sibilla con Quadri del gusto (cena sibillina)

Gran finale musicale con Roberto Passarella, concerto per bandoneon

Sabato 3 settembre

Ore 16.30 – Visita guidata al Borgo Pintura, prenotazione obbligatoria: 334 1686124

Ore 18.00 – Nei pressi del Bar Pizzeria Pa & Ma, piazza Leopardi, Bolognola

Siria Sibilla a cavallo dell’infinito apre lo spettacolo Quadri della Sibilla testi: Giampaolo Vincenzi e classe di Ingegneria Umanistica

immagini tratte da Amedeo Modigliani e Mariano Prosperi , immagini originali: Raffaella Tirabasso

Compagnia Allievi Minimo Teatro, regia: Maurizio Boldrini

Ore 20.30 – La Capanna – Pintura di Bolognola convivio-spettacolo Quadri della Sibilla con Quadri del gusto (cena sibillina)

Gran finale con Niccolò Sabbatini, spettacolo di Magie sibilline

Domenica 4 settembre

Ore 16.30 – Visita guidata al centro storico di Bolognola, prenotazione obbligatoria: 334 1070801

Ore 18.00 – Base Camp 1070, v. del Campetto 2, Bolognola

Siria Sibilla a cavallo dell’infinito apre lo spettacolo Quadri della Sibilla testi: Giampaolo Vincenzi e classe di Ingegneria Umanistica

immagini tratte da Amedeo Modigliani e Mariano Prosperi , immagini originali: Raffaella Tirabasso

Compagnia Allievi Minimo Teatro, regia: Maurizio Boldrini

Ore 21.30 – Sala Marchetti

Quadrifonie della Sibilla voce Maurizio Boldrini notazioni Giampaolo Vincenzi flauto Claudia Piccinini

interventi recitativi del pubblico e della Compagnia Allievi Minimo Teatro

Prenotazioni obbligatorie per le cene Quadri del gusto

Rifugio Pintura – Pintura di Bolognola – tel. 331 4933037 / La Capanna – Pintura di Bolognola – tel. 334 2305960

Z Chalet – Pintura di Bolognola – tel.331 2086496 / Base Camp 1070, v. del Campetto 2, Bolognola – tel. 331 2684940

Bar Pizzeria Pa & Ma, p. Leopardi 17, Bolognola – tel. 0737 520105 – 333 3374488

Le donne sibilline di Modigliani parleranno con la voci del Minimo Teatro

Nell’ambito del Festival Marchestorie di Regione Marche, Assessorato alla Cultura in collaborazione con AMAT e Fondazione Marche Cultura prende il via “Carte sibilline – Quadri della Sibilla”,  progetto  del  Comune di Bolognola  a cura del Minimo Teatro di Maurizio Boldrini.

S’inizia martedì 2 e mercoledì 3 ore 15.30-19.30 con un  laboratorio intensivo di scrittura condotto presso il Minimo Teatro (Macerata, borgo Sforzacosta 275) dal direttore Maurizio Boldrini e finalizzato a dar voce alle figure femminili dipinte da Amedeo Modigliani. L’anima già fissata sulle tele dall’estro geniale del pittore affiorerà in forma di scrittura. Si tratta di un’operazione “archeologica” che astrae l’intima voce umana dal sibillino segno pittorico attraverso il gioco combinatorio delle parole. Gli artefici sono allievi della Scuola di recitazione, però per l’occasione il pubblico può accedere liberamente  e così partecipare alla scrittura sia in presenza, sia per via telematica collegandosi in diretta alla pagina fb “carte sibilline”.  I testi così composti andranno ad integrare tredici ritratti sibillini scritti dal poeta Giampaolo Vincenzi e costituiranno  l’ossatura  dello spettacolo “Quadri della Sibilla” in scena a Bolognola per sei repliche nei giorni 2-3-4 settembre con protagonisti attori e attrici della Compagnia Allievi Minimo Teatro. Dopo il successo della passata edizione dell’iniziativa (“Ri-Picche della Sibilla) il più alto comune delle Marche, ancora una volta, con alta quota artistica accende il faro della conoscenza, riferimento per coloro che, nonostante tutto, credono ancora al viaggio della bellezza. A presto per il resoconto della prima tappa del viaggio.

OLT di Giovanni Prosperi per i 40 anni del Minimo Teatro

MAI VISTO UNO SPETTACOLO COSI’, CON TENEREZZA E CON RABBIA L’ANIMA DELLA VITA

POTENZA PICENA (MC) –  Domenica 3 luglio, a un anno esatto dalla morte del poeta Giovanni Prosperi è andato in scena il suo “Otl” al Teatro “Mugellini” con il patrocinio del Comune. Con quest’opera il Minimo Teatro ha  festeggiato il suo quarantesimo compleanno. Sarà stata la coincidenza di questa congiunzione stellare a rendere possibile tanta magnificenza poetica.  Gli spettatori per un’ora sono stati rapiti dal quotidiano e portati in un altro universo percettivo. Andiamo subito alla fine, ecco il più ricorrente commento registrato furtivamente tra i fortunati spettatori: “mai visto uno spettacolo così!”. In sala oltre a un pubblico formato da tanti ex allievi della Scuola di Recitazione, c’erano anche poeti, artisti, docenti, amici, alcuni ospiti veneti, altri ospiti milanesi, uno dei quali con regolare frequentazione al Piccolo di Milano, ebbene anch’egli: “mai visto uno spettacolo così!”. Per quanto riguarda la scrittura di Prosperi, egli con “Otl” apre una voragine tra l’alta quota classica e il futuro prossimo della poesia, è come se avesse sparso l’ultima mano di semi poetici che serbano la genia antica e però densi di nuove essenze vitali. E il terreno fertile, l’unico in grado di accogliere quest’anima di futura germinazione non poteva che essere il Minimo Teatro per “uno spettacolo mai visto!” e irraccontabile. Possiamo solo segnalare lo strabordante potere visionario della “messinscena” (termine totalmente antiquato per ciò che è stato, ma giusto per capirci), al tempo stesso compendio d’arte e superamento della tradizionale classificazione delle arti: il gesto diventa musica, la parola diventa immagine, la voce riconduce all’etimo recondito o inventa prospettive inaudite, i corpi scolpiscono l’aria e sono la fonderia dell’anima, la danza diventa quasi una cianfrusaglia, modesti e pochi faretti inventano un parco giochi paradisiaco, ora sappiamo che anche gli angeli fanno il gioco del fazzoletto.  Abbiamo riconosciuto scenicamente (ma il catalogo è incompleto) il potere narrativo della luce del Caravaggio, la degenerazione del barocco del Bernini, il disastro cubista di Picasso, gli angeli ribelli di Licini, la folgorazione poetica di Campana, la liquidazione del concetto ritmico di Cage, la forza labirintica di Carmelo Bene, il segno-graffio di Mariano Prosperi, ecco è forse proprio la parola “graffio” che meglio riassume ciò che non possiamo raccontare e che abbiamo partecipato, un graffio al nostro sistema percettivo, un graffio ai concetti, ai luoghi comuni, un graffio contro la stupidità bellica che mortifica a tutti i livelli la vita. Ecco, questo spettacolo irraccontabile ci ricorda, ci testimonia,  con tenerezza, ma anche con rabbia, l’anima della vita! Semplicemente magnifici gli artefici che in scena hanno espresso con maestria la poesia del loro corpo-voce: Francesca Cipriani, Fulvia Criscuoli, Giuseppe Faggiolati, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elisabetta Moriconi, Elisa Patrizi, Manuela Tesei, Lorenzo Vecchioni, allievi attori e attrici della scuola del Minimo Teatro capaci di modulare coralmente e individualmente una gamma emozionale ricchissima di sfumature, un filo continuo di perle preziose. Qua e là ironia decapitante dei vezzi teatrali, anche ferocia brevemente ma chiaramente per il tronfio del linguaggio.   Al termine dello spettacolo sono saliti sul palco insieme all’amico del poeta e regista dello spettacolo Maurizio Boldrini anche Don Felice Prosperi, fratello del poeta e  Ivana Rinaldi, compagna di Giovanni, per ringraziare e ricordare.

 

Foto realizzate dallo Studio F.lli Serini