Gli studenti del Classico di Camerino vanno su Le Nuvole con Boldrini

CAMERINO – Venerdì 18 alle ore 14.00 inizia il progetto “Teatro classico” organizzato dal Liceo Classico di Camerino e destinato a studenti che da novembre a maggio si applicheranno con appuntamenti settimanali allo studio e alla elaborazione dell’opera Le Nuvole di Aristofane.

L’iniziativa prevede le seguenti fasi operative: lezioni per migliorare la dizione, lettura del testo teatrale e sua rielabora

zione, composizione poetica e drammaturgica, prove per l’elaborazione delle singole scene, montaggio registico, spettacolo conclusivo aperto alla cittadinanza.

Si prevede, inoltre, di concorrere alla selezione attuata dall’Inda (Istituto del Dramma Antico) di Siracusa per partecipare al Festival Internazionale del teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide nel mese di aprile/maggio 2023. Si valorizza così l’offerta formativa relativa all’indirizzo del Liceo Classico, promuovendo la conoscenza di una delle forme letterarie più caratteristiche delle civiltà greca e latina, permettendo, dunque, un approccio culturale più ampio, che va dagli aspetti scenografici a quelli coreutici ed espressivi.

E’ anche un’occasione di riflessione sul fatto che temi e valori della civiltà classica siano ancora alla base della civiltà europea, con profondi richiami all’attualità. La responsabile del progetto è la Prof.ssa Michela Di Paolo che ha ottenuto la collaborazione operativa di Maurizio Boldrini, regista e direttore della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro, le cui pratiche e teorie sintetizzate in pubblicazioni universitarie sono accolte e studiate in prestigiose accademie internazionali.

Macerata, inizia la scuola del Minimo teatro: per essere liberi dalle scenate

Macerata, inizia la scuola del Minimo teatro: per essere liberi dalle scenate – In borgo Sforzacosta n. 275, a Macerata, iniziano le lezioni del 40° anno  della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro secondo il seguente calendario provvisorio: oggi, lunedì 14 e mercoledì 16 ore 18.00 lezioni delle classi di Ingegneria Umanistica, mentre le classi del corso base principianti: giovedì 17 ore 20.45 (dalla settimana successiva il mercoledì) e venerdì 18 ore 18.00. Gli allievi che ancora devono regolarizzare l’iscrizione potranno farlo nel corso della loro prima lezione. Ogni anno a Macerata si rinnova un’avventura conoscitiva che dura otto mesi fino a giugno, un viaggio mai uguale a se stesso,  come ogni vero viaggio è continua avanscoperta capace di utilizzare gli strumenti del linguaggio teatrale per aprire a visioni e a pratiche inaspettate e sorprendenti.

 

Come consuetudine alcune indicazioni di viaggio chieste al conduttore Maurizio Boldrini.

Che dote si richiede all’aspirante allievo? 

Null’altro che la presenza, ogni persona per quanto possa da se stessa considerarsi deficiente, è una ricchezza incommensurabile, al Minimo Teatro teniamo strumenti d’arte collaudati da decenni per far affiorare la bellezza personale che ogni essere custodisce in se, spesso a sua insaputa.

C’è qualcosa di speciale quest’anno visto che è il 40° anno della Scuola e del Minimo?

Speciale è ognuno di questi anni passati a studiare, inventare, creare. Quest’anno si è iscritta di nuovo un’allieva che frequentò 27 anni fa perché dice che vuole ricrearsi. L’altra sera le ho fatto leggere un brano dicendole che così magari togliamo un po’ di ruggine, invece ha letto magistralmente, meglio di come me la ricordavo, che pure era bravissima. E’ un segno importante per me, non è solo conforto che le cose qui funzionano, ma che continuano a vivere e a fermentare, al di là della frequenza. Comunque un po’ di festa particolare ci vuole e quindi per lo spettacolo finale quest’anno faremo una sortita a Roma, porteremo lo spettacolo “Poesia capitale”, proveremo a ricordare a qualche romano che lì una volta c’era la capitale.

Perché consiglierebbe a un giovane di frequentare la Scuola del Minimo?

Per “rovinarsi” un po’ la vita!  Invece che il quieto sopravvivere  tra un messaggio telefonico e l’altro, invece che il quieto  sopravvivere tra un tatuaggio e l’altro, tra una birra e l’altra o tra una pagina di pseudostoria e l’altra, qui al Minimo c’è l’intenzione di vivere, di leggere le differenze e quindi di essere liberi, liberi dalle scemate e dalle scenate intanto.

Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro: tel. 347 1054651.