MONTECASSIANO – I ragazzi e le ragazze de “I fumi della fornace” venerdì 20, giorno inaugurale della loro festa della poesia, calano subito il loro asso: Maurizio Boldrini. Il direttore del Minimo Teatro sarà di scena al Parco della Poesia (ore 21.00) con il suo recital “Mistica minore” su testi di Dante Alighieri, Giacomo Leopardi, Gabriele D’Annunzio, Dino Campana, Mario Luzi, Pier Paolo Pasolini, Emilio Villa, Giovanni Prosperi. Le rare apparizioni di Maurizio Boldrini per il pubblico sono sempre un appuntamento certo con la meraviglia e con la più alta arte vocale congiunta in questo caso a scritture di assoluto valore.
Alcune domande a maestro Boldrini. Lei non ama particolarmente i festival, come mai la sua presenza a “I fumi della fornace”?
Quella organizzata dai giovani dell’associazione Congerie è una festa della poesia che è molto particolare per diversi motivi, intanto sono quasi tutti miei allievi e allieve e basterebbe questo motivo per essere felice nell’esserci, questo è il motivo affettivo. Ci sono invece aspetti molto importanti che rendono preziosa questa festa: i ragazzi e le ragazze sono tutti molto giovani, preparati e in addestramento costante sulle discipline artistiche, sono un gruppo formidabile anche a livello organizzativo. Ormai sono tre anni che riescono (con pochi mezzi e molta dedizione) a ospitare importanti artisti e riescono a dare voce ai poeti. Non solo, riescono ad essere anche editori, presentano libri e scrittori, organizzano mostre molto originali, tengono laboratori per i più piccoli, coinvolgono totalmente la comunità di Valle Cascia. Insomma è una iniziativa molto viva e di forte capacità relazionale, niente a che fare con i festival mummificati incapaci di accorgersi anche di quello che hanno vicino a casa.
In che consiste il programma del recital “Mistica minore” da lei presentato?
Gli organizzatori mi hanno chiesto di riprendere un vecchio titolo del Minimo Teatro, che rappresentò un momento di studio molto importante per me e per gli allievi della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione. Per diversi anni sotto il titolo “Mistica minore” ci siamo applicati allo studio espressivo di collera e tenerezza, i due fondamentali “colori” espressivi dell’attore applicandoci a testi dell’antico testamento. In questa edizione dell’antico testamento riprendo solo un brano: “La legge sulle gelosie”, per il resto sarà un breve e intenso viaggio su pagine celeberrime, come il canto XXXIV dell’Inferno, o su scritture inedite o poco conosciute eppure disarmanti per inaudita bellezza come “Advocata” di Giovanni Prosperi. E poi, venite e vi sorprenderò, non con effetti speciali, ma con il più semplice e il più intimo suono della parola nuda.