Scuola di Dizione, Lettura e Recitazione del Minimo Teatro: è il 32° anno

MACERATA – “Ecco il manifesto”, dice l’impiegato dell’ufficio affissioni di un piccolo paese del maceratese, tra le sue mani passano centinaia di manifesti, ma riconosce come “il manifesto” quello che da 32 anni gli arriva puntualmente una volta all’anno in autunno, è semplice, addirittura severo, in caratteri neri su un foglio bianco e c’è scritto: Minimo Teatro, Scuola di Dizione Lettura e Recitazione. Nella telegrafica battuta dell’impiegato è sintetizzata una poesia, il segno dell’esistenza, della resistenza, del valore che caratterizza una delle più longeve iniziative culturali del territorio, c’è anche il conforto che la formidabile Scuola della conoscenza e della comunicazione continua, nonostante le contingenze e le tendenze all’omologazione. E allora, bambini, giovani e adulti sanno che per l’ennesima volta vien data loro la possibilità di provarsi in un vero percorso in cui il proprio essere potrà esprimersi con corde inaspettate e far vibrare la bellezza personale che ogni essere tiene più o meno inconsapevolmente. Di questi tempi, riservare attenzione al proprio essere è diventato un lusso, ma non c’è lusso più necessario, lo sa bene il direttore della Scuola, Maurizio Boldrini, che da sempre è ostinato nel mantenere alto il gioco e lo studio, più semplice ed economico sarebbe ridurre il gioco a giochetto, imbellettare con trucchi e costumi, assecondare il mercato del “saranno famosi”, invece al Minimo Teatro il gioco, come ogni vero gioco, è serio. Con bambini o adulti le lezioni portano in prova il vertice del linguaggio teatrale, con la capacità di tradurre in modo elementare, che non significa banale, anche le più ricercate ed innovative pratiche artistiche.

Maurizio Boldrini
Maurizio Boldrini
Se da undici anni al Minimo Teatro è operativa anche una classe di “Ingegneria Umanistica”, composta da allievi veterani, che sconfina il linguaggio teatrale verso altre discipline quali la medicina, la filosofia, l’architettura ecc., non bisogna dimenticare che ciò è stato possibile grazie a un pluriennale lavoro che parte dall’esattezza applicativa di semplici aspetti come la corretta dizione, l’impostazione attorica, la recitazione in versi, la voce in rapporto alla musica, la regia e così via per le cosiddette materie, tuttavia, a fare la differenza della Scuola del Minimo Teatro è il “come” si trattano tali materie. Il “come” permette all’allievo di aprirsi una personale strada verso la conoscenza, già, un lusso, che però ha un indirizzo preciso: Borgo Sforzacosta 275. Informazioni ed iscrizioni: 0733 201370.

Ingegneria Umanistica, Boldrini presenta l’11mo anno

MACERATA – Ingegneria Umanistica: due parole a testimonianza dell’intenzione di coniugare lo “scientifico” dell’ingegno al “visionario” degli artefatti. Le ricerche espressive praticate in dieci anni dalle classi di Ingegneria Umanistica hanno travalicato l’ambito del linguaggio teatrale, divenendo riferimento in ambito medico oncologico e riabilitativo, in innovazioni architettoniche, in pratiche sportive, in discipline estetiche. Venerdì 12 ore 21.00, presso il Minimo Teatro in borgo Sforzacosta 275, il direttore Maurizio Boldrini presenta l’undicesimo anno di corso di Ingegneria Umanistica. L’incontro è aperto a tutti coloro che desiderano informazioni per partecipare alla undicesima classe di studio le cui  lezioni inizieranno ad ottobre, anticipando di un mese l’inizio delle lezioni del 32° anno di corso della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione. Quella offerta da Ingegneria Umanistica è un’occasione unica per entrare nelle dinamiche dei materiali espressivi, per indicare nuove possibilità operative a medici, architetti, musicisti, poeti, atleti, filosofi e a chi ha messo da parte la propria arte. Per iscriversi al viaggio della conoscenza: Minimo Teatro, borgo Sforzacosta 275, Macerata – Tel. 0733 201370