MACERATA – Ingegneria Umanistica: due parole a testimonianza dell’intenzione di coniugare lo “scientifico” dell’ingegno al “visionario” degli artefatti. Le ricerche espressive praticate in dieci anni dalle classi di Ingegneria Umanistica hanno travalicato l’ambito del linguaggio teatrale, divenendo riferimento in ambito medico oncologico e riabilitativo, in innovazioni architettoniche, in pratiche sportive, in discipline estetiche. Venerdì 12 ore 21.00, presso il Minimo Teatro in borgo Sforzacosta 275, il direttore Maurizio Boldrini presenta l’undicesimo anno di corso di Ingegneria Umanistica. L’incontro è aperto a tutti coloro che desiderano informazioni per partecipare alla undicesima classe di studio le cui lezioni inizieranno ad ottobre, anticipando di un mese l’inizio delle lezioni del 32° anno di corso della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione. Quella offerta da Ingegneria Umanistica è un’occasione unica per entrare nelle dinamiche dei materiali espressivi, per indicare nuove possibilità operative a medici, architetti, musicisti, poeti, atleti, filosofi e a chi ha messo da parte la propria arte. Per iscriversi al viaggio della conoscenza: Minimo Teatro, borgo Sforzacosta 275, Macerata – Tel. 0733 201370