L’esposizione della nuova estetica è una mappa per artificieri

Caldarola – Prima serata. Il repertorio della nuova estetica esposto dalla classe di Ingegneria Umanistica del Minimo Teatro al teatro di Caldarola il primo di luglio è come una mappa del tesoro al contrario e cioè: il tesoro è già in scena e ben definito nella sua magnificente ricchezza di segni, esempi, nomi, forme passate, presenti e per l’avvenire che però sono talmente rilucenti da essere sviste da spettatori normalizzati alla demenza della consuetudine contemporanea, spettatori che hanno sempre un buon motivo per essere da un altra parte, dalla parte dove si capisce tutto perché non c’è nulla da capire.

Quindi nel Repertorio della nuova estetica gli spettatori coincidono con gli stessi artefici, capaci di essere il tesoro dell’ avvenire, poiché i contemporanei sono troppo presi dalla normalizzazione della loro stessa pena per godersi della nuova luce di scena, oscena per l’oggi. È impossibile rendicontare le strabordanti magnificenze del tesoro, qui solo un elenco delle tracce mappate in scena. L’omaggio in memoria di Roberta Carassai è stato una lezione teatrale magistrale di 10 minuti che ha congiunto un esempio di ingegneria verbale del passato con i corpi vivi della più alta scrittura di scena oggi possibile che ha visto artificieri: Sandra Anitori, Arianna Marinangeli, Lucia Melatini, Giandomenico Salvatori della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro. Dopodiché subito una “provocazione” come l’ha definita il Sindaco Giuseppe Fabbroni, una provocazione completamente fuori dalla logica illogica del presente tutto concentrato sulla relazione bellica: Vena Picena, un nucleo di città che liquida il concetto di pena, liquida il concetto stesso di città ideale, diventa prototipo concretissimo di comunità in cui il delitto si sposta in orto di difesa pubblica per rigenerarsi dentro una corona di conoscenza. Gentile lettore, questa precedente definizione non si capisce? Niente paura, non avrebbe capito nemmeno se fosse stato presente, l’ importante per il repertorio della nuova estetica non è capire ma avvicinarsi, cercare di trattare la nuova materia come hanno fatto Maurizio Boldrini direttore delle operazioni visionarie, l’architetto Giuseppe Bocci memoria delle ardite visioni architettoniche classiche e la sua giovane e lungimirante collaboratrice architettonica Hatice Dilara Ertürk che ha sviluppato in 3d Vena Picena, Luca Paletti che ha tessuto la trama filosofica tra strumenti e perimetri di questa città capace di generare altre città tutte diverse e che non hanno bisogno di piano regolatore. Lorenzo Vecchioni e Paolo Aceti hanno sintetizzato con un’unica scena che vale un’opera, completa anche di scenografia di margherite mentali, l’ intera opera dell’ orto a difesa pubblica che ha segnato per espansione l’ideazione della città. Per disimpegno due pagine da Pinocchio lette da Elisabetta Moriconi e Serenella Marano danno la nuova misura estetica della lettura per il prossimo futuro, chi non ne prenderà atto sarà definitivamente confinato nel pressappochismo rappresentativo. A seguire una notazione telegramma di Boldrini ha segnalato due nomi e due diverse firme/tratti che fanno e faranno da estremi di una parabola d’arte che definisce e detta gli attributi dell’ arte esemplare del millennio: Mariano Prosperi e Giuseppe Teobaldelli. Qui ci si poteva fermare, invece dopo pausa arriva il bello, come se prima niente fosse stato. Qua e là telegrammi filosofici e didascalici di Luca Paletti e Marco Frontalini a tagliare l’aria e minare la percezione. Michele Branda con acume, precisione chirurgica detta come Misurare l’invisibile, è il suo un viaggio per comparazione che fa vedere chiarissime le differenze tra un’ arte virtuosa e indiscutibile e un’ arte finita, completa, sensazionale. Gli esempi trattati sono: Mina, Uto Ughi, Carmelo Bene, Vittorio Gassmann, Mia Martini. Segue Prendile tracciato poetico di Paola Marconi e Elisabetta Moriconi su partitura verbale di Maurizio Boldrini interpretata dalla voci di Beatrice Bellabarba, Serenella Marano, Monica Scalcon che hanno semplicemente segnato nitido il segno acustico di cosa sia oggi il primato dell’assoluto in forma di voce. Per finire Elisabetta Moriconi ha dettato in Combinato disposto le direttive ministeriali per il prossimo millennio. Chi vivrà vedrà, e se non vedrà peggio per lui e meglio per le prossime generazioni, forse, parola del Minimo Teatro, presidente Federico Boldrini, direttore artistico Maurizio Boldrini, direttore tecnico Euro Morresi, datore tecnico Teatro di Caldarola Giorgio Roselli. L’esposizione prosegue giovedì 3, dalle ore 18.00 alle 24.00 (con pausa cena) al Teatro delle Logge di Montecosaro con un seguito di programma altrettanto ricco e avveniristico. L’ingresso è libero per tutti gli artificieri della conoscenza.

Caldarola e Montecosaro ospitano l’Esposizione dell’Ingegneria Umanistica

ALDAROLA/MONTECOSARO – Ci sono teatri che provano a fare spettacoli ricercati, altri che fanno spettacoli come se niente di nuovo sia stato indicato nel novecento, ci sono teatri super finanziati dallo stato che sono diventati musei ammuffiti e altri che sono un insulto rispetto alla tradizione italica.

Da 43 anni, è completamente fuori sistema, dai sistemi, l’opera del Minimo Teatro, unico esempio di teatro che sia stato capace di usare gli strumenti e le indicazioni più innovative del linguaggio teatrale per studiare, documentare, esemplificare, diffondere ricerche innovative in diversi ambiti operativi, tanto da rendere evidentemente superato anche il concetto che distingue l’ambito scientifico da quello umanistico.IMG 20250621 WA0005

Solo il Minimo Teatro può indicare, ad esempio, come due versi dell’Infinito leopardiano abbiano anticipato l’invenzione del laser, o come una drammaturgia a scalare possa inventare un edificio rivoluzionario mai pensato prima e pure realizzato a Dubai. Solo il Minimo Teatro con la dinamica teatrale dell’”immediato” attoriale ha dimostrato che i tradizionali protocolli medici, ancor oggi in atto, sarebbero superati.

Anni fa le ricerche del Minimo furono fulcro addirittura di un convegno oncologico internazionale. Talvolta è bene superare anche lo schema di un comunicato stampa per portare a conoscenza dei lettori che c’è qualcosa di più urgente da segnalare rispetto a festival, belli spettacoli, sagre. C’è la necessità calma ed estesa di segnalare questa ricerca capace, oggi, di una visione rivoluzionaria rispetto alla conclamata deficienza contemporanea. O la si prende per l’oggi o passeranno almeno nove generazioni perché ci sia un nuovo Galileo di turno che riuscirà a vedere ciò che altri non sono stati capace di vedere. A questo punto l’invito per il lettore è quello di affidarsi al seguente intenso programma, senza ulteriori spiegazioni, è necessario partecipare, non per capire, non per vedere, ma per tentare di iniziare a capire e a vedere altro, decisamente un altro mondo, utile per questo mondo, senz’altro a beneficio dei posteri. L’ intenso programma dell’Esposizione dell’ Ingegneria si svolgerà in due giorni, il primo di luglio al Teatro comunale di Caldarola, il secondo al Teatro delle Logge di Montecosaro. Con il patrocinio dei due comuni si presenta il Repertorio della Nuova Estetica.

Ecco la sequenza degli interventi, dimostrazioni, studi scenici, videoregistrazioni.

Comune di Caldarola, Teatro Comunale, 1 luglio, ore 18.00/24.00 (con pausa cena). In memoria di Roberta Carassai eletta Desdemona del Minimo Teatro, con Sandra Anitori, Arianna Marinangeli, Lucia Melatini, Giandomenico Salvatori. Presentazione di Vena Picena Città nucleare con Giuseppe Bocci, Hatice Dilara Ertürk, Luca Paletti, Maurizio Boldrini. L’orto a difesa pubblica con Paolo R. Maria Aceti, Lorenzo Vecchioni. Due pagine da Pinocchio con Serenella Marano, Elisabetta Moriconi. Due disegni opposti e coincidenti di Mariano Prosperi e Giuseppe Teobaldelli per un telegramma di Maurizio Boldrini. Pausa cena. Misurare l’invisibile – Gli spostamenti dell’aria come soglia del nuovo ascolto, relazione con materiali audiovisivi a cura di Michele Branda. Predilette, tracciato poetico di Paola Marconi ed Elisabetta Moriconi su rivisitazione di altre scrittrici con la partitura di Maurizio Boldrini, in voce Beatrice Bellabarba, Serenella Marano, Monica Scalcon. Basolato, combinazione filmica Minimo Teatro/Contro Tempo Teatro Bolzano. Combinato disposto, dettato con Elisabetta Moriconi.

Comune di Montecosaro, Teatro delle Logge, 3 luglio, ore 18.00/24.00 (con pausa cena). In memoria dei bambini Maria e Fiorella Quattrini e Ferdinando Bedini ammazzati da mitraglia aerea l’11 maggio del ‘44 co’ le saccoccette piene de veselli, intervento di Fabrizio Quattrini su registrazione di Vi spiego alcune cose Neruda/Passarella/Boldrini. Poesia Capitale, videoregistrazione integrale Minimo Teatro, Roma 2023, a seguire teatro forum con Paolo Aceti e la classe di Ingegneria Umanistica. Pausa cena. E Frank? Frank non è venuto, comica in cui c’è poco da ridere e quel che si ride è sempre troppo con Jury Peretti su testo e regia di Maurizio Boldrini. Economia dell’osceno nota di Paola Marconi da un discorso di Thomas Sankara letta da Marco Frontalini. Storia della filosofia: palafitte, intervento di Luca Paletti. Simulatore e Cantore intervento di Michele Branda. Da Napoli alla laurea honoris causa in Ingegneria Umanistica a Serenella Marano con lezione elementare. C’è da prendere il buono dai morti, minima preistoria con Paolo Aceti. Più che un gesto è un rimbalzo la Scuola di Dizione Lettura e Recitazione risolta in monologo con Sandra Anitori, Arianna Marinangeli, Lucia Melatini, Giandomenico Salvatori. Presidente Federico Boldrini, direttore artistico Maurizio Boldrini, direttore tecnico Euro Morresi, datore tecnico Teatro di Caldarola Giorgio Roselli, datore tecnico Teatro di Montecosaro Jacopo Scipioni. L’ iniziativa è firmata Minimo Teatro e gode della collaborazione dello studio di architettura Bocci e Partners e del Centro Studi Montecosaresi. Ingresso libero.

Ex Otl, Prosperi, Boldrini e i Passarella: parola, voce, musica in un’ unica maestosa lezione

CALDAROLA – Ex Otl del Minimo Teatro è andato in scena in prima assoluta domenica scorsa al Teatro di Caldarola.

È urgente segnalare, ancor prima di render conto della maestosa bellezza donata al pubblico, che questo spettacolo è una involontaria ma spietata denuncia.IMG 20250303 013744

Ricordando che grande arte possa contenere un bel teatro e tecnicamente funzionale come questo di Caldarola, allo stesso tempo, è una denuncia dell’ ingiustificabile omissione di taluni enti territoriali e nazionali preposti alla produzione e distribuzione, che invece sembrano votati esclusivamente a fare circolare la mediocrità su palcoscenici regionali e nazionali.

C’è la fondata speranza che questa inversione di tendenza dettata dall’ organizzazione dell’ Unione Montana dei Monti Azzurri presieduta da Giampiero Feliciotti possa essere esempio per allenare il pubblico a una visione più elevata delle arti e delle relazioni.

Per quanto riguarda lo specifico espressivo di Ex Otl, seguono poche cose perché tanti, addirittura troppi, i segnali ricevuti, un fiume in piena.

La scrittura di Giovanni Prosperi che ha invertito l’Otello di Shakespeare dovrebbe essere studiata a scuola per inaudita estetica, anzi, prima le scuole dovrebbero essere chiuse, poi riformate, poi forse tale direzione per la scrittura potrebbe essere studiata.

Per il momento solo la voce di Maurizio Boldrini poteva avvicinarsi a una scrittura che liquida gli standard delle drammaturgie, e così è avvenuto, producendo un effetto domino anche per i normali criteri con cui una voce si avvicina a un testo. E’ stata una sublime devastazione per la percezione pubblica graziata nell’ascolto.IMG 20250302 235429

I Passarella, il figlio Roberto che ha curato tracciato e regia musicale, e Hector Ulises al bandoneon con la loro presenza sonora hanno amplificato il labirinto delle sensazioni, tanto da surclassare ogni eventuale resistenza nelle antiche camere del senso. Hector Ulises Passarella e Maurizio Boldrini messi insieme significano un secolo di esperienza e di primato nell’ ambito delle arti che volgono l’aria in moto dell’ anima. Ebbene questo secolo d’arte si è come ribaltato acrobaticamente nel precipitato sonoro più giovane e innovativo che nemmeno si sarebbe potuto immaginare prima. Il saluto caloroso del pubblico intervenuto ha sancito, in questo caso, non solo il ringraziamento per tanta grazia ricevuta ma ha espresso di più, anch’esso ha detto a suono: noi ci siamo, abbiamo percepito l’ inaudita differenza e siamo testimoni. Perfetta anche la trasmissione del suono grazie all’ ideale struttura tecnica in dotazione nel teatro e soprattutto grazie ai tecnici Giorgio Rosselli, Ettore Donati e al fonico del Minimo Teatro Euro Morresi.

Al termine, la presentatrice Serenella Marano ha invitato gli artisti a presentarsi di nuovo sul palco per i saluti e i ringraziamenti del Presidente Feliciotti e del Sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni, che tra l’ altro ha ricordato come alcune delle voci registrate di Ex Otl erano di ragazzi e ragazze del Centro diurno di Caldarola che molti anni or sono fecero un laboratorio con Boldrini e proprio sull’ Otello.

In sala ha presenziato Don Felice Prosperi, fratello del poeta Giovanni morto nel 2021. Il teatro è soprattutto arte per relazioni, in questo senso, in tutti i sensi, non poteva

“Ex Otl”: prima assoluta al Teatro Comunale di Caldarola con Prosperi, Boldrini e i Passarella

Domenica 2 marzo alle ore 21.00 al Teatro Comunale di Caldarola ci sarà un grande evento d’arte. Andrà in scena la prima assoluta di Ex Otl, concertazione per la voce di Maurizio Boldrini con la partecipazione di Héctor Ulises Passarella, considerato il più grande bandoneonista al mondo, su tracciato musicale del figlio Roberto Passarella.

Boldrini ha composto la sua partita verbale dalla fonte poetica di quel grande scrittore che fu il suo amico Giovanni Prosperi, morto nel 2021. Ex Otl è prototipo di drammaturgia scalare, scrittura in risalita verticale da fine opera. Giovanni Prosperi andò in tale direzione, per la prima ed unica volta, sull’Otello di Shakespeare e ne fece dono alla sua voce, Maurizio Boldrini, che a sua volta la inverte in altro verbale poetico. Complice delle inversioni è il labirinto sonoro dei musicisti Passarella.

Lo spettacolo, patrocinato dal Comune di Caldarola, è organizzato dall’ Unione Montana dei Monti Azzurri presieduta da Giampiero Feliciotti nell’ambito della rassegna Monti Azzurri a teatro che sta riscuotendo un ottimo successo per la particolarità e il livello artistico delle proposte. L’ingresso è gratuito per la generazione Z, per gli adulti ci sarà un biglietto di 8 euro. La richiesta dei biglietti può essere effettuata anche tramite Live ticket.

La grazia vocale di “Predilette” a Monte San Martino

MONTE SAN MARTINO –  Il viaggio con “Predilette”, recital del Minimo Teatro, dopo Penna San Giovanni e Loro Piceno si conclude nel Comune più periferico della provincia maceratese, a Monte San Martino.

La grazia vocale di Beatrice Bellabarba, Serenella Marano e Monica Scalcon, con testi predisposti da Paola Marconi e Elisabetta Moriconi, sarà volta all’ascolto degli spettatori che avranno l’avvedutezza di raggiunge l’ incantevole paese.

La regia e la partitura vocale è di Maurizio Boldrini. Le Predilette saranno in voce presso la Pinacoteca Ricci, sabato primo marzo ore 21.00.

In prefazione si potranno ammirare i quadri ispirati all’ideale femminile di quel grande artista che fu Mariano Prosperi. L’ organizzazione è del Comune di Monte San Martino e dell’ Unione Montana dei Monti Azzurri presieduta da Giampiero Feliciotti

. L’ ingresso è gratuito per la generazione Z, per gli adulti ci sarà un modesto biglietto di 8 euro. La richiesta dei biglietti può essere effettuata anche tramite Live ticket. Informazioni: 338 969 8357.

Predilette del Minimo Teatro, ovvero la magnificenza femminile in forma di voce

Loro Piceno – Domenica scorsa presso il Teatro comunale è andato in scena il recital Predilette del Minimo Teatro diretto da Maurizio Boldrini, nell’ ambito della rassegna Monti Azzurri a teatro organizzata dall’ Unione Montana dei Monti Azzurri.È stata una magnificente concertazione tra canto e voci recitanti che ha reso materico il variegato universo dell’anima femminile. Meglio scrivere subito i nomi delle tre interpreti, perché restino stampati a esempio e memoria di alta poesia: Beatrice Bellabarba, Serenella Marano, Monica Scalcon, che ricordano, a chi si fosse dimenticato, la consistenza leggera, impalpabile, fluttuante della voce che si fa magia creativa. Un’arte nuda, dalla complessità inspiegabile di cui sono fatte le cose semplici, miniera rigogliosa di gemme sonore, un maremoto di possibili combinazioni umorali. Il teatro di Loro Piceno per tre quarti d’ora è stato il luogo attonito della sensazione. Beatrice Bellabarba è stata una sublime poliglotta della canzone leggera, ha fatto il giro del mondo con la sua voce che è il coro completissimo delle emozioni possibili. Serenella Marano e Monica Scalcon sono semplicemente la lezione della voce, in tutti i sensi hanno attraversato, inciso, modulato, rinnovato, testimoniato le essenze del corpo come cassa acustica dell’ anima. Tutto è successo con leggerezza, come in sospensione dal tempo cronologico. L’ incanto è firmato anche da altri nomi: Paola Marconi e Elisabetta Moriconi hanno curato i testi, la rivisitazione e riscrittura costruendo un trapezio drammaturgico già formidabile strumento sulla carta. Maurizio Boldrini ha elaborato una partitura che è sintesi matura, limpida del dove e di come sia possibile portare a spasso la voce. In apertura, come prefazione, il pubblico ha potuto ammirare le opere pittoriche ispirate all’ideale femminile di Mariano Prosperi che Boldrini ha definito il più grande pittore marchigiano della seconda metà del novecento dopo Osvaldo Licini, il più grande della prima metà del novecento, in sala era presente il fratello Don Felice Prosperi (in foto insieme alla scrittrice Paola Marconi e a Federico Boldrini presidente dell’Associazione Amici e Allievi del Minimo). A conclusione il saluto affettuoso del Sindaco di Loro Piceno Robertino Paoloni che ha rimarcato la straordinaria e densa bellezza dell’evento. Sabato prossimo 1 marzo lo spettacolo sarà ripresentato presso il teatro comunale di Monte San Martino.

Il Minimo Teatro in scena a Loro Piceno con “Predilette”

LORO PICENO – Tre donne in scena con la sola seduzione della loro voce capace, tra canto e recita, di evocare un raffinatissimo universo femminile, questo in sintesi è “Predilette” del Minimo Teatro che vede in scena Beatrice Bellabarba, Serenella Marano, Monica Scalcon.IMG 20250220 184732

La trama testuale ricca di richiami a poeti, poetesse, cantanti che seppero disegnare l’altra metà del cielo è stata composta da Paola Marconi e Elisabetta Moriconi e resa partitura vocale da Maurizio Boldrini.

Dopo la prima esecuzione a Penna San Giovanni il recital è riproposto al Teatro comunale di Loro Piceno domenica 23 alle ore 21.00 con il patrocinio del Comune e nell’ambito della sorprendente rassegna “Monti Azzurri a teatro” organizzata dall’Unione Montana Monti Azzurri presieduta da Giampiero Feliciotti.

Prima dell’ inizio del recital gli spettatori potranno tenere in mano opere pittoriche ispirate al femminile di quel grande artista che fu Mariano Prosperi, tra l’altro “Predilette” si conclude proprio con “Advocata” magnifica poesia mariana scritta dal fratello Giovanni, grande poeta che fu stretto collaboratore e amico di Boldrini.

In sala sarà presente il terzo fratello, Don Felice Prosperi, che proporrà un breve ricordo dei suoi fratelli artisti.

L’ingresso è gratuito per la generazione Z, per gli adulti ci sarà un modesto biglietto di 8 euro.

La richiesta dei biglietti può essere effettuata anche tramite Live ticket.

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L’illuminante e viva lezione su Carmelo Bene di Maurizio Boldrini

PENNA SAN GIOVANNI –  Finalmente Carmelo Bene è ritornato a parlarci fuori dagli ambiti celebrativi in cui normalmente è relegato per essere palpitante e sorprendente materia viva.

Sabato scorso un pubblico attentissimo proveniente anche da molto lontano ha raggiunto la Sala dell’ ex cinema di Penna San Giovanni per partecipare alla Lezione su Carmelo Bene condotta da Maurizio Boldrini direttore del Minimo Teatro.

È stato un incontro illuminante su alcune delle tecniche operative ed operatorie di Bene, Boldrini le ha analizzate con materiali audiovisivi, supporto tecnico di Giampaolo Diletti, e le ha semplificate con alcune dimostrazioni pratiche delle attrici del Minimo Teatro Serenella Marano e Elisabetta Moriconi, documentazione audiovisiva di Angelo Ciucani.

Sono stati trattati specialmente gli aspetti inerenti la scenografia e costumistica, il monologo, l’ acrobazia vocale, l’operazione testuale.

Il conduttore ha indicato come ognuno degli interessi si sia innestato nella progressione della ricerca espressiva nell’ ambito dell’Ingegneria Umanistica per fruttificare in una nascente nuova estetica.

Sono stati trasmessi anche alcuni reperti da Poesia Capitale che il Minimo presentò a Roma alcuni anni fa, miniera compendio dell’ ex teatro dopo Bene.Inoltre si è trattato di un innovativo utilizzo acrobatico della musica in rapporto con la voce attoriale, particolarmente divertente è scoprire come altri artisti pur estranei alle tecniche di Bene abbiano inconsciamente operato la sdrammatizzazione rappresentativa in altri ambiti, chiaro l’esempio portato della canzone di Cocciante “A mano a mano” sdrammatizzata, esaltata, reinventata da Rino Gaetano. “Lezione su Carmelo Bene” è anche il titolo dell’interessante libro, breve e ricchissimo, che Boldrini ha pubblicato con il Minimo Teatro.

L’iniziativa si è svolta nell’ambito della rassegna Monti Azzurri a teatro organizzata dall’Unione Montana dei Sibillini e promossa dal Comune di Penna San Giovanni che a marzo riaprirà dopo restauro il suo piccolo e magnifico teatro comunale.

 

A Penna San Giovanni “Lezione su Carmelo Bene”: un viaggio nell’arte teatrale rivoluzionaria

Dopo il suo primato sublime dei Canti di Leopardi e Campana, Maurizio Boldrini ritorna alla Sala dell’ ex cinema di Penna San Giovanni per proporre la “Lezione su Carmelo Bene”, in programma per sabato 15 alle ore 21.00. Il direttore del Minimo Teatro tratterà dell’opera di Carmelo Bene allo scopo di condurre gli spettatori dentro alcune tecniche formidabili che hanno rivoluzionato le prassi teatrali.

Con il supporto di materiali audiovisivi e dimostrazioni dal vivo sono visitate alcune stazioni operative che aprono al nuovo orizzonte dell’Ingegneria Umanistica. Boldrini tra l’altro ha sintetizzato la sua lezione in un libricino che è la prima coraggiosa e competente endoscopia del fare di Carmelo Bene. Niente celebrazione quindi ma analisi del fare. L’ iniziativa si svolge nell’ ambito della rassegna Monti Azzurri a teatro organizzata dall’ Unione Montana dei Sibillini per avvicinare i giovani all’arte e alla poesia. L’ ingresso è gratuito per la generazione Z e addirittura ci sono premi in denaro per quei giovani che saranno i più assidui frequentatori.

Boldrini e Matricardi, record assoluto con Leopardi e Campana

PENNA SAN GIOVANNI – Domenica scorsa alla Sala Ex Cinema per la rassegna Monti azzurri a teatro organizzata dall’ Unione Montana Monti Azzurri, con il patrocinio del Comune di Penna è stato proposto il recital Canti, due tempi dedicati a Giacomo Leopardi e Dino Campana.

In voce Maurizio Boldrini del Minimo Teatro, in musica Lucio Matricardi. Era stato annunciato nei giorni scorsi che Boldrini avrebbe tentato di battere il suo stesso primato detenuto sulla scrittura poetica del più grande poeta dell’ ottocento e del più grande poeta della prima metà del novecento.

Così è stato, gli spettatori che sono pervenuti all’ascolto nonostante nebbia e pessime condizioni meteo, sono stati premiati con più di un’ ora di sensazionale, inaudito collegamento diretto con un incommensurabile paradiso poetico.

Per fortuna che il recital è stato registrato, perché rimarrà memorabile traccia per il futuro, misura record non solo per le successive traduzioni dei due poeti, ma come misura assoluta di vertice interpretativo.

Inoltre la registrazione sarà riferimento anche per l’innovativo rapporto tra voce e musica, grazie all’ intuizione di un grande Lucio Matricardi che ha creato stanze musicali estremamente mobili per esaltare le reazioni verbali di Boldrini.

Questa interpretazione di Penna San Giovanni ha definitivamente chiuso il cerchio delle dinamiche diversissime e complementari da Artaud a Bene, passando per Randone, Gazzolo, Cucciolla, Volonté, Gassmann, pervenendo ad un nuovo equilibrio sonoro in cui musica e voce rendono, in comunione, a portata d’ ascolto il corpo acrobatico di una poesia altissima.

L’arte innovativa di Lucio Matricardi e l’arte matura di Maurizio Boldrini si sono combinate in esempio magistrale che non ha precedenti, campione indicativo per le prossime generazioni di musicisti, attori e spettatori.