OLT di Giovanni Prosperi per i 40 anni del Minimo Teatro

MAI VISTO UNO SPETTACOLO COSI’, CON TENEREZZA E CON RABBIA L’ANIMA DELLA VITA

POTENZA PICENA (MC) –  Domenica 3 luglio, a un anno esatto dalla morte del poeta Giovanni Prosperi è andato in scena il suo “Otl” al Teatro “Mugellini” con il patrocinio del Comune. Con quest’opera il Minimo Teatro ha  festeggiato il suo quarantesimo compleanno. Sarà stata la coincidenza di questa congiunzione stellare a rendere possibile tanta magnificenza poetica.  Gli spettatori per un’ora sono stati rapiti dal quotidiano e portati in un altro universo percettivo. Andiamo subito alla fine, ecco il più ricorrente commento registrato furtivamente tra i fortunati spettatori: “mai visto uno spettacolo così!”. In sala oltre a un pubblico formato da tanti ex allievi della Scuola di Recitazione, c’erano anche poeti, artisti, docenti, amici, alcuni ospiti veneti, altri ospiti milanesi, uno dei quali con regolare frequentazione al Piccolo di Milano, ebbene anch’egli: “mai visto uno spettacolo così!”. Per quanto riguarda la scrittura di Prosperi, egli con “Otl” apre una voragine tra l’alta quota classica e il futuro prossimo della poesia, è come se avesse sparso l’ultima mano di semi poetici che serbano la genia antica e però densi di nuove essenze vitali. E il terreno fertile, l’unico in grado di accogliere quest’anima di futura germinazione non poteva che essere il Minimo Teatro per “uno spettacolo mai visto!” e irraccontabile. Possiamo solo segnalare lo strabordante potere visionario della “messinscena” (termine totalmente antiquato per ciò che è stato, ma giusto per capirci), al tempo stesso compendio d’arte e superamento della tradizionale classificazione delle arti: il gesto diventa musica, la parola diventa immagine, la voce riconduce all’etimo recondito o inventa prospettive inaudite, i corpi scolpiscono l’aria e sono la fonderia dell’anima, la danza diventa quasi una cianfrusaglia, modesti e pochi faretti inventano un parco giochi paradisiaco, ora sappiamo che anche gli angeli fanno il gioco del fazzoletto.  Abbiamo riconosciuto scenicamente (ma il catalogo è incompleto) il potere narrativo della luce del Caravaggio, la degenerazione del barocco del Bernini, il disastro cubista di Picasso, gli angeli ribelli di Licini, la folgorazione poetica di Campana, la liquidazione del concetto ritmico di Cage, la forza labirintica di Carmelo Bene, il segno-graffio di Mariano Prosperi, ecco è forse proprio la parola “graffio” che meglio riassume ciò che non possiamo raccontare e che abbiamo partecipato, un graffio al nostro sistema percettivo, un graffio ai concetti, ai luoghi comuni, un graffio contro la stupidità bellica che mortifica a tutti i livelli la vita. Ecco, questo spettacolo irraccontabile ci ricorda, ci testimonia,  con tenerezza, ma anche con rabbia, l’anima della vita! Semplicemente magnifici gli artefici che in scena hanno espresso con maestria la poesia del loro corpo-voce: Francesca Cipriani, Fulvia Criscuoli, Giuseppe Faggiolati, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elisabetta Moriconi, Elisa Patrizi, Manuela Tesei, Lorenzo Vecchioni, allievi attori e attrici della scuola del Minimo Teatro capaci di modulare coralmente e individualmente una gamma emozionale ricchissima di sfumature, un filo continuo di perle preziose. Qua e là ironia decapitante dei vezzi teatrali, anche ferocia brevemente ma chiaramente per il tronfio del linguaggio.   Al termine dello spettacolo sono saliti sul palco insieme all’amico del poeta e regista dello spettacolo Maurizio Boldrini anche Don Felice Prosperi, fratello del poeta e  Ivana Rinaldi, compagna di Giovanni, per ringraziare e ricordare.

 

Foto realizzate dallo Studio F.lli Serini

 

La grande poesia di Prosperi per i 40 anni del Minimo Teatro

POTENZA PICENA (MC) – Qualche giorno fa Maurizio Boldrini ha ricevuto per telefono il saluto e i complimenti dalla Presidenza della Repubblica per i quaranta anni del Minimo Teatro che saranno festeggiati con lo spettacolo “Otl – tragedia inversa di un fazzoletto ricamato” di Giovanni Prosperi. Il poeta del Minimo Teatro è scomparso il 3 di luglio dello scorso anno e proprio domenica 3 luglio alle ore 21.30 lo spettacolo sarà di scena al Teatro Mugellini di Potenza Picena, con la promozione del Comune.

La scelta del luogo non è casuale: nel 2019 proprio in questo teatro ci fu la memorabile serata  del “Robespierre”, monologo di Prosperi per la voce di Boldrini e i due amici-artisti vissero una serata felice con la consegna del premio alla carriera al direttore del Minimo Teatro da parte di Mauro Mazziero, condirettore del Mugellini Festival. “Otl” è un’opera densa di implicazioni per riflettere sul senso della scrittura e, come per il “Robespierre”,  successivamente sarà tradotta dalla voce di Boldrini, intanto come scritto nel programma di sala: “in questa occasione è impossibile per il Minimo Teatro restituire scenicamente e organicamente il compendio ricchissimo dell’opera. Ci siamo limitati modestamente a provare, elaborare, innestare intrusioni di conforto e a costruire strumenti per avvicinare un’opera che va oltre le pagine sbiancate dell’Achilleide di Carmelo Bene.”  Giorgio Agamben in “Il fuoco e il racconto”: «Scrivere significa contemplare la lingua, chi non sa compitarne la tenue elegia, né percepirne l’inno sommerso, non è uno scrittore». Questa affermazione di Agamben aderisce perfettamente alla poetica di Giovanni Prosperi, che sarà la rotta da studiare per i prossimi decenni per coloro che onestamente e seriamente vorranno dedicarsi ai percorsi della scrittura. Come scrive un altro poeta, Giampaolo Vincenzi:  «Prosperi ricostruisce il mondo tramite lo strumento più puro che utilizzano i poeti; l’insistente ricerca etimologica si è sempre mossa su piani sfalsati rispetto a quelli accademici o militanti, nella fiducia che un significato nascosto, oscuro, dimenticato dovesse ancora essere scoperto per ogni parola del dizionario». In scena per la Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e per la classe di Ingegneria umanistica ci saranno: Francesca Cipriani, Fulvia Criscuoli, Giuseppe Faggiolati, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elisabetta Moriconi, Elisa Patrizi, Manuela Tesei, Lorenzo Vecchioni. Voce e regia Maurizio Boldrini. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.