L’essere affiora e dissolve al Minimo Teatro

MACERATA – Doppio appuntamento al n. 275 di Borgo Sforzacosta, sulla piccola-grande scena del Minimo Teatro. Sabato 5, ore 21.30: ” Sé affiora”; domenica 6, ore 21.30: “Sé dissolve”. Sono studi scenici, rispettivamente della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e della Scuola di Ingegneria Umanistica, che insistono nel controllo e nella manifestazione dell’atto creativo allo scopo di predisporre un banco di prova per le intime essenze personali. In “Sé affiora” sono di scena gli allievi principianti Rebecca Ercoli, Cecilia, Ester e Riccardo Ferrario, Eleonora e Ludovico Meloni, Valentina Lauducci, Ludovica Orazi, che si confronteranno con i “fondamentali” del gioco poetico nel tentativo di sentire il “sé” personale che affiora nell’atto creativo. Più complesso è il lavoro degli allievi della classe di Ingegneria Umanistica composta da Carla Camilloni, Riccardo Carota, Giorgio Cornelio, Serenella Marano, Elisabetta Moriconi, Ilenia Paciaroni, Roberta Sarti, Lorenzo Vecchioni, i quali con la direzione di Maurizio Boldrini, hanno condotto un intenso studio drammaturgico sulla costruzione di una vicenda che si dissolve mentre si crea, affinché il “sé”, capace di mancare ad arte i vincoli storico-rappresentativi, si esprima, scostumato, nella sua possibile purezza.