Maurizio Boldrini, “è”. Più breve non si può per sintetizzare il lunghissimo percorso artistico di Emilio Villa

EMILIO VILLA NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
 
Macerata – Emilio Villa è nato nel Comune di  Affori, oggi inglobato a Milano, nel 1914 secondo l’anagrafe, nel 1915 secondo lo stesso Villa che affermava ci fosse stato un errore di registrazione all’anagrafe.  Per iniziare a comprendere chi è stato Emilio Villa e cosa ha fatto e disfatto si rimanda a una sua biografia curata da Aldo Tagliaferri:  Il clandestino. Vita e opere di Emilio Villa, DeriveApprodi, Roma 2004. Qui si afferma l’indispensabile, cioè che Emilio Villa è stato il più grande poeta non inglobato dalla cultura ufficiale del novecento, perché in definitiva troppo grande, troppo incontrollabile, troppo “anarchico” nella sua poliedrica attività di artista per poter essere ridotto ad uso degli spacci culturali. Nel centenario della sua nascita anagrafica, Maurizio Boldrini, altro artista che come Villa è “fuori dai circoli ufficiali”, gli dedica un ricordo attraverso la sua voce di poesia,  nel suo Minimo Teatro, capitale teatrale che sfugge alle carte geopolitiche delle mercanzie. Il titolo dell’omaggio: E’. Più breve non si può per sintetizzare il lunghissimo percorso artistico di Emilio Villa.  Infatti, Emilio Villa E’ nonostante che per molti curatori, critici, saggisti non sia esistito: chi ha omesso Emilio Villa ha omesso l’apice poetico del Novecento. A Macerata, città frequentata per diversi anni da Emilio Villa, il Minimo Teatro propone tre serate consecutive con il titolo E’, il 12-13-14 agosto (ore 22.00), non si tratta di tre repliche, ma di tre momenti che accomuneranno le scritture di Villa con quelle di altri grandi “dimenticati”, una sorta di tre prove che porteranno ad un altro spettacolo composito (arte, poesia, musica, teatro) per rendere il più possibile rediviva la bellezza più ignorata del Novecento. E’ possibile partecipare alle tre serate di E’ prenotandosi al 3491941090, Minimo Teatro, borgo Sforzacosta 275, Macerata.