“Spina Christi” del Minimo Teatro a Bolognola: semplicemente un miracolo.

BOLOGNOLA – “Miracolo, solco e lascio un segno” è una delle battute di “Spina Christi” del Minimo Teatro, spettacolo magnificente andato in scena davanti a molti spettatori che hanno raggiunto la Sala Marchetti di Bolognola da tutte le province della regione.

Sono queste parole che ben sintetizzano ciò che è successo, un miracolo, appunto, dato dalla combinazione di alta scrittura poetica, di capolavori in arte visiva, di disciplina e sensazionale bravura interpretativa, di drammaturgia innovativa, di forte capacità relazionale con il pubblico.

Come è scritto in locandina lo spettacolo è un “solco di conoscenza”, dal quale non si può prescindere per studiare seriamente le dinamiche più innovative del teatro, anzi è proprio la parola “teatro” che mostra il suo limite, incapace ormai di comprendere la strabordante ricchezza versata in scena.

Per una sera Bolognola è stata la capitale mondiale del teatro, poiché attualmente non c’è altra comunità artistica che meglio del Minimo Teatro possa esprimere la frontiera più avanzata del linguaggio e, contemporaneamente, in grado di lanciare segnali per il prossimo futuro delle arti.

In apertura il direttore Maurizio Boldrini ha presentato la sequenza di “Spina Christi” così composta: l’ultimo scritto di Giovanni Prosperi (per il fratello Mariano), tre esercizi interpretativi su tre opere di Mariano Prosperi, prefazione, via Crucis, una premessa e sette pensieri di Cristo in Croce, postfazione: Advocata di Giovanni Prosperi. Lo spettacolo è dedicato, oltre che a Pier Paolo Pasolini, proprio a Giovanni Prosperi, il poeta del Minimo Teatro prematuramente scomparso da tre settimane, in sala sono stati presenti il fratello Don Felice e la compagna Ivana Rinaldi. Già alla prima lettura l’attrice al microfono, Elena Paoletti, ha saputo congedare la convenzione del presente e convogliare l’attenzione degli spettatori nel viaggio senza ritorno delle emozioni.

A seguire abbiamo assistito ai primi tre prototipi di critica d’arte in cui i “critici” sono al tempo stesso gli attori, cioè parte integrante dell’opera che analizzano e questo non si era mai visto, sono i giovanissimi: Elisa Patrizi, Nicola Ciriaco, Brigida Pelagatti, precisi, intensi, commoventi anche nella sequenza delle quattordici stazioni della via crucis, da loro riscritte e interpretate su opere d’arte di Mariano Prosperi, un artista grandissimo ancora tutto da scoprire. Diana Caponi, Valentina Compagnucci, Jennifer De Filippi, Veronica Formiconi, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elena Martusciello, Elena Paoletti, Giulia Pigliapoco hanno invece scritto e interpretato la sequenza composta da una premessa e da sette pensieri di Cristo in Croce.

Alle sette parole che tutti conoscono di Gesù crocifisso, sono stati associati i pensieri che Egli avrebbe potuto avere in mente prima di pronunciare tali parole, e sono ricchi di filosofia, di tenerezza e struggente pietà, semplici e accecanti per chiarezza. L’interpretazione attoriale possiamo scrivere che è stata poesia nella poesia, tanto per capirci, ma nella sostanza ogni gesto, proprio ogni gesto, ogni voce, proprio ogni voce, è un compendio sapiente non solo di arte scenica ma delle arti in genere. Quando lo spettacolo è finito, sui volti delle attrici e dell’attore era tutta segnata la bellezza profusa, sui volti degli spettatori era figurata la grazia ricevuta.

Sembrava lì finito, invece, ancora un colpo di grazia per voce di Jennifer De Filippi che ha interpretato “Advocata” di Prosperi, la più bella ed inaudita preghiera mariana che sia stata mai scritta.

Infine un brindisi è servito per stemperare la commozione e rimettere i piedi a terra dopo il terremoto delle sensazioni.

“Spina Christi” gode del patrocinio del Comune e della Pro Loco di Bolognola, di MaMa (Marca maceratese) e del Club degli Amici del Minimo Teatro. Il Sindaco Cristina Gentili, presenti anche gran parte dei consiglieri, ha salutato e ringraziato, al Comune di Bolognola va il merito di aver accolto e promosso questa iniziativa di alto valore ed è solo l’inizio di una collaborazione operativa tra Minimo Teatro e Comune, che già a settembre (10, 11, 12) nell’ambito di “MarcheStorie”, si concretizzerà con il progetto “Carte sibilline – Ri-picche della Sibilla”. E allora, alla prossima.

“Spina Christi” del Minimo Teatro a Bolognola.

BOLOGNOLA – Quest’anno e per la prima volta è il più alto comune delle Marche ad ospitare lo spettacolo conclusivo del 38°anno della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione, la storica etichetta del Minimo Teatro diretto da Maurizio Boldrini.
“Spina Christi – il solco della conoscenza” è il titolo dello studio scenico presentato nell’alta quota di Bolognola, sabato 24, ore 21.00, presso la Sala Filippo Marchetti. E’ il risultato di un percorso drammaturgico che ha avuto come tema operativo la percezione individuale dell’esterno in situazione estrema, campione d’indagine è stato Gesù nella passione e crocifissione. Le classi congiunte della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e di Ingegneria Umanistica hanno riscritto le quattordici stazioni della “via crucis” e hanno scritto sette pensieri di Cristo prima egli pronunci ciascuna delle sette parole in croce. Raggiungere Bolognola, un luogo dove non ci si passa ma che ci si va solo appositamente, sarà per gli spettatori come percorrere una sorta di “calvario”, quei pochi che saliranno fino a Bolognola saranno però premiati da un arte che meraviglia e che è l’apice del linguaggio teatrale. Lo spettacolo è dedicato a Pier Paolo Pasolini e a Giovanni Prosperi, il poeta del Minimo Teatro scomparso improvvisamente il 3 di luglio. Proprio due testi di Prosperi apriranno e chiuderanno lo studio scenico, mentre le opere visive del fratello Mariano, grandissimo artista ancora tutto da scoprire, funzioneranno da collegamento drammaturgico della sequenza scenica che comprende: l’ultimo scritto di Giovanni Prosperi (per il fratello Mariano), tre esercizi interpretativi su tre opere di Mariano Prosperi, prefazione, via Crucis, una premessa e sette pensieri di Cristo in Croce, postfazione: Advocata di Giovanni Prosperi. Saranno di scena: Diana Caponi, Nicola Ciriaco, Valentina Compagnucci, Jennifer De Filippi, Veronica Formiconi, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elena Martusciello, Elena Paoletti, Elisa Patrizi, Brigida Pelagatti, Giulia Pigliapoco. Qualche domanda al regista Maurizio Boldrini.

Come mai “Spina Christi” a Bolognola?

Lo spettacolo sarebbe dovuto andare in scena a Castelfidardo per l’inaugurazione della mostra dedicata a Mariano Prosperi per i 70 anni dalla nascita, ma la mostra è stata rimandata per la morte improvvisa del fratello Giovanni, poeta del Minimo Teatro e mio carissimo amico. Allora ho pensato che l’alta e remota Bolognola fosse luogo ideale per accogliere e proporre un’arte semplice e grandiosa.

Qual è il risultato della ricerca sulla percezione dell’esterno?

E’ risaputo che la nostra percezione dell’esterno non è che una deformazione di ciò che chiamiamo reale. Si vive costantemente in una specie di illusione quotidiana. Però il gesto artistico d’alto livello riesce a portare spettatore e attore in una comunione sensoriale che scardina completamente i normali criteri percettivi , i segnali dell’esterno non sono più segnali da decifrare ma un nuovo mondo tutto da vivere per l’immediato: “maremoto” oggettivo, caotico, incontestabile dell’essere.

E la dedica a Pasolini e a Prosperi?

A Pasolini perché è l’unico che ha saputo superare i concetti di sacro e di profano, indicando una profonda, disperata, tenerissima umanità e a Prosperi perché segna esattamente la dissolvenza tra ciò che chiamavamo poesia e una nuova scrittura, una scrittura altra, ancora da nominare ma che custodisce in sé combinazioni di dinamica, tecnica, estetica che rimandano per fibra e conformazione alla complessità delle cose più semplici. Insomma la scrittura di Prosperi è quella che più coincide, per percezione, con il fenomeno.

“Spina Christi” gode del patrocinio del Comune e della Pro Loco di Bolognola, di MaMa (Marca maceratese) e del Club degli Amici del Minimo Teatro. L’ingresso è libero.

Il poeta Giovanni Prosperi è morto

Questa mattina è morto all’improvviso, per un infarto, Giovanni Prosperi, grande poeta.
Nato ad Ancona nel 1956, è vissuto a Castelfidardo, a Contrada Paterno di Tolentino e da diversi anni si era trasferito a Roma.Ha insegnato storia dell’arte all’Università di Macerata. La sua produzione poetica è sconfinata e ancora quasi tutta da pubblicare. A passargli il testimone della scrittura era stato un altro grandissimo del Novecento, Emilio Villa, e ha trovato in Maurizio Boldrini del Minimo Teatro un amico e un interprete prediletto. Ha scritto per lui molte opere messe in scena. Il connubio Prosperi/Boldrini si è concretizzato in opere memorabili: Fuente, Robespierre, Sul perfetto amore, H il suono scritto, Advocata, Leopardinfinito… Insieme hanno scritto il libro Enciclopedia per l’attore finito pubblicato da Bulzoni.
Boldrini dice dell’amico scomparso: “Tutti noi abbiamo perso non solo un grande poeta, il più grande che io abbia conosciuto, il più grande di tutti, il più grande che io abbia letto, abbiamo perso anche colui che ha sconfinato il genere poetico verso una scrittura da definire nella sua tipologia. Ho perso il più caro amico, una persona unica per generosità, attenzione, cultura, eleganza, una persona buona, in tanti anni non l’ho mai visto arrabbiato, mai che avessimo discusso animatamente su qualcosa, una perfetta intesa, lui scriveva e io ero la sua voce. Sono spietato con i poeti che recito, che sia Leopardi o Dante o Montale… con Prosperi non ho cambiato mai nessuna parola, impossibile con la sua scrittura pensare a una miglioria o pensare a qualcosa di ulteriore. Gli sono debitore per tutto quello che ha indicato a me e agli allievi del Minimo Teatro”. Condoglianze a Ivana, a Martina, a Don Felice, ad Anna.

“A cuore aperto”

“A cuore aperto” è uno spettacolo che si svolgerà nell’ambito di “Pontili Aperti”, evento in programma nell’Area Portuale di Civitanova Marche, domenica 30 maggio. L’iniziativa nasce dall’interazione tra Associazione Il madiere, Associazione Amici e Allievi Minimo Teatro, Pinacoteca Fondo Gottardo Mancini, Amnesty International Gruppo 50, Liberte Sinergie con il contributo di Regione Marche e il patrocinio del Comune di Macerata. “A cuore aperto” si svolgerà alle 19.00, azione scenica con Jennifer De Filippi, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elena Paoletti su testi di Louise Glück, Wisława Szymborska , Simone Weil, Maria Zambrano e altre poetesse; consulenza letteraria di Elisabetta Moriconi, Oriana Nabissi, Maria Carla Romiti; regia di Barbara Mancini. Uno spettacolo tutto al femminile che poggia su due straordinarie gambe: la filosofia e la poesia che insieme riescono a dire il non detto, quell’oralità che si ferma in gola e che, solo grazie al teatro, riusciamo a snodare per sindacarne ogni movimento del corpo. Nonostante lo squallore delle guerre, l’educazione all’apparenza, nonostante l’arida deriva del consumo take away – fino allo stupro se serve, non ha mai smesso di operare un pensiero che guardasse alla gioia quale inizio di una ricerca sull’umano. Il tragitto, che scorre in corpo e voce nello spettacolo “A cuore aperto”, è fatto di riflessioni, di emozioni, è fatto di letture e di progetti, di umori, di vita nonostante tutto, con sogni e segni indelebili di violenza. Uno spettacolo pensato e realizzato appositamente per l’inaugurazione della mostra: “Come eri vestita?”, progetto che nasce nel 2013 da parte di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e di Mary A. Wyandt-Hiebert responsabile di tutte le iniziative di programmazione presso il Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas e diffuso in Italia grazie al lavoro dell’Associazione Libere Sinergie che ne propone un adattamento al contesto socio culturale del nostro Paese. L’idea alla base del lavoro è quella di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. Da qui il titolo emblematico ‘Com’eri vestita?’

Spina Christi

In anteprima pubblichiamo il testo elaborato dalla classe di Ingegneria Umanistica del Minimo Teatro che sarà utilizzato nella realizzazione del film “Spina Christi” dedicato a Pier Paolo Pasolini. Il testo inventa i pensieri di Cristo in croce prima della pronuncia di ciascuna delle sette parole. Ringraziamo Don Felice Prosperi per la consulenza biblica e Barbara Mancini per la consulenza filosofica. Il Cristo dell’immagine è un’opera di Mariano Prosperi.

1.
Nella forma complessa del quadro generale il legno di cornice ha richiesto un cartello scritto.
Scardinato il chiodo sul palco, rimane la lampada accesa, non necessita di riflesso attivo, né di migliorie, comporta solo il sole.
Si asciuga il ruscello, evapora sulla carta nel solco arso della conoscenza.
Manifesto le parole, fronde e palme.
PADRE, PERDONA LORO, PERCHE’ NON SANNO QUELLO CHE FANNO

2.

Va giù … Vieni su
OGGI SARAI CON ME IN PARADISO

3.
Ritornano indietro.
Dimenticano che non sappiamo persuaderci d’essere morti
Perché i nervi sono tirati e chiusi gli occhi e la testa in giù.
La vita è un ritorno di fiamma, un temporale, a volte un lampo.
Chi siete?
Lasciamo andare.
E’ la rivelazione di un fiore nascosto per te
DONNA, ECCO TUO FIGLIO! FIGLIO, ECCO TUA MADRE!

4.
Per il dolore delle labbra
Penso alle cose belle
Ai nomi che non ricordo (lunga pausa) …
… libro, mano, attimo, confine,
mamma mi crederanno?
Non doveva finire.
Non c’è entusiasmo. Animo.
Sono secco, spina e fianco,
sono poca carne tra il sangue,
sono il silenzio delle ossa.
Secca anche la radice.
Manifesto alto ladro confesso: t’interrogo! E qui cancellami!
Slegami.
DIO MIO, DIO MIO, PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO?

5.
Pietra ribaltata al vento di tempesta,
fu corda di nervi lesi ai polsi.
Un fiore di cicuta brucia la lingua.
Arde l’odore di vento e radici
Nel cavo riflesso della scrittura.
Sul tonfo del silenzio
La croce perde un chiodo,
cade nella polvere.
Spirito.
HO SETE

6.
Miracolo, infine solco e lascio un segno, purifico e salvo.
E rimedio un gallo soltanto! Non ve lo dimenticate.
Cosa grave è la luce, sigillo e accuso
Il capogiro della voce.
TUTTO E’ COMPIUTO

7.
Attimo aspettami
Non sparire
E prepara questa notte.
Sorridimi e tremeranno.
Rimane nascosto.
Lascio, fiato.
PADRE NELLE TUE MANI CONSEGNO IL MIO SPIRITO

A Cuore Aperto, mostra spettacolo degli Allievi del Minimo Teatro

Per celebrare l’8 marzo, nella Pinacoteca Mancini di Montegranaro (trasmesso in diretta facebook dalle pagine Minimo Teatro e Philosofarte), è in programma un evento realizzato dall’interazione tra Associazione Amici e Allievi Minimo Teatro, Pinacoteca Fondo Gottardo Mancini, Amnesty International Gruppo 50, Liberte Sinergie con il contributo di Regione Marche e il patrocinio del Comune di Macerata. E’ un doppio appuntamento che vede l’inaugurazione della mostra “Come eri vestita?” sul tema della violenza sulle donne e lo dello spettacolo “A cuore aperto” del Minimo Teatro. Questo il programma dell’intensa giornata dell’8 marzo: ore 12,00, inaugurazione mostra-progetto “Come eri vestita”, Palazzo Conventati Montegranaro. Diretta dalle pagine di Philosofarte, Amnesty gruppo 50 e Minimo Teatro. Saluti di benvenuto e ringraziamenti: Barbara Mancini, direttrice Pinacoteca Fondo Gottardo Mancini e Maurizio Boldrini, direttore Minimo Teatro. Ore 12.10, Consigliere regionale e Presidente Commissione Sanità Signora Elena Leonardi. 12.15 Commissario Prefettizio del Comune di Montegranaro, Vice Prefetto Dott. Francesco Martino. Ore 12.20/12.50, attivisti di Amnesty International di Macerata con presentazione della mostra “Come eri vestita”. Ore 12.50/13.00, saluti della vicepresidente dell’Associazione Allievi Minimo Teatro, Serenella Marano e nota sullo spettacolo “A cuore aperto”, che si svolgerà alle 19.00, azione scenica con Jennifer De Filippi, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elena Paoletti su testi di Louise Glück, Wisława Szymborska , Simone Weil, Maria Zambrano e altre poetesse ; consulenza letteraria di Elisabetta Moriconi, Oriana Nabissi, Maria Carla Romiti; regia di Barbara Mancini. Uno spettacolo tutto al femminile che poggia su due straordinarie gambe: la filosofia e la poesia che insieme riescono a dire il non detto, quell’oralità che si ferma in gola e che, solo grazie al teatro, riusciamo a snodare per sindacarne ogni movimento del corpo. Nonostante lo squallore delle guerre, l’educazione all’apparenza, nonostante l’arida deriva del consumo take away – fino allo stupro se serve, non ha mai smesso di operare un pensiero che guardasse alla gioia quale inizio di una ricerca sull’umano. Il tragitto, che scorre in corpo e voce nello spettacolo “A cuore aperto”, è fatto di riflessioni, di emozioni, è fatto di letture e di progetti, di umori, di vita nonostante tutto, con sogni e segni indelebili di violenza. Uno spettacolo pensato e realizzato appositamente per l’inaugurazione della mostra: “Come eri vestita?”, progetto che nasce nel 2013 da parte di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e di Mary A. Wyandt-Hiebert responsabile di tutte le iniziative di programmazione presso il Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas e diffuso in Italia grazie al lavoro dell’Associazione Libere Sinergie che ne propone un adattamento al contesto socio culturale del nostro Paese. L’idea alla base del lavoro è quella di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. Da qui il titolo emblematico ‘Com’eri vestita’. I visitatori possono vedere quanto siano comuni gli abiti che le vittime indossavano: 17 diversi capi di abbigliamento che raccontano 17 diverse storie di donne legate da uno struggente fattore comune: essere state vittime di violenza, mentre in un’altra stanza risuonerà l’adagio di Albinoni suonato al clarinetto dal M° Marzio Moriconi. La mostra rimarrà esposta per tutto mese di Marzo presso la Pinacoteca Fondo Gottardo Mancini, Palazzo Conventati Montegranaro con ingressi contingentati (solo se in zona gialla) su appuntamento 347 6890974 – info@philosofarte.org.

“Assoli”: lezione-spettacolo del Minimo Teatro

In appendice al progetto triennale “La Lettura: ieri oggi domani” (2018-2019-2020) in collaborazione con il Comune di Macerata e con il contributo della Regione Marche, il Minimo Teatro presenta: “ Assoli” nell’ambito della trilogia “Ingegneria Umanistica: La Lettura domani”.

L’iniziativa sarà trasmessa in diretta fb dalla pagina Minimo Teatro a partire dalle ore 18.00 di giovedì 4 marzo, vedrà protagonista la Compagnia Allievi del Minimo Teatro, per l’occasione composta da Jennifer De Filippi, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elisabetta Moriconi, Luca Mitillo, Elena Paoletti, Lorenzo Vecchioni con la conduzione didattica di Maurizio Boldrini.

Sarà una lunga e intensa lezione-spettacolo sullo sviluppo della forma monologante: dallo pseudo monologo esternato all’introspezione poetica, fino alle forme più ardite e innovative operate della classe di Ingegneria Umanistica.

Il primo degli “Assoli” proposti vedrà protagonista Luca Mitillo con un classicissimo: “Sui danni del tabacco” di Anton Pavlovič Čechov e didatticamente fornirà la misura di partenza dalla quale allontanarsi per arrivare alla vera essenza monologante dimostrata e praticata nel XX secolo da Carmelo Bene, ripresa e portata a esiti estremi di leggerezza poetica dalla classe di Ingegneria Umanistica del Minimo. Informazioni 347 1054651.

 

E’ nata l’Associazione Amici e Allievi Minimo Teatro

La storica etichetta Minimo Teatro dopo 39 anni di ininterrotta attività si arricchisce di una nuova realtà operativa: è nata l’Associazione Amici e Allievi Minimo Teatro che raccoglie l’eredità culturale dell’Associazione Minimo Teatro già operativa fin dagli anni ottanta. Non si tratta di un semplice cambio di ragione sociale ma di un coraggioso cambio di rotta pur rispettando il senso dell’arte  che ha sempre caratterizzato il Minimo: studio, ricerca, innovazione. Ciò significa che rimane l’etichetta Minimo Teatro di Maurizio Boldrini con la gestione della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e della classe di Ingegneria Umanistica ma in più ci sarà l’AAA Minimo Teatro che gestirà la neonata Compagnia degli allievi e il Club Amici del M.T. Inoltre, l’associazione si occuperà di promuovere la cultura e l’arte in ogni loro forma in Italia e all’estero, organizzando manifestazioni, eventi, spettacoli, festival e rassegne, mostre, laboratori, ecc. Quando si è detto Minimo Teatro automaticamente si è detto Maurizio Boldrini, il suo fondatore e direttore da sempre. Proprio il direttore dopo tanti anni operativi ha fortemente voluto la nascita di questa nuova associazione allo scopo di accomunare la pluralità di artisti, allievi e amici che hanno operato e continueranno a farlo in rinnovata collaborazione.

Dopo tutto si è trattato di formalizzare e potenziare  con un atto costitutivo e uno statuto quanto già è stato nella pratica: la formazione attraverso il linguaggio teatrale e la produzione spettacolare del Minimo si sono sviluppate sempre con l’apporto delle migliori energie intellettuali ed artistiche. L’associazione è nata il 13 gennaio con atto notarile, il primo consiglio direttivo è composto da Federico Boldrini, presidente, Serenella Marano, vicepresidente e tesoriere, Jennifer De Filippi, segretaria, Lorenzo Vecchioni e Chiara Marresi, consiglieri. La prima formazione della neonata Compagnia Allievi Minimo Teatro annovera nomi importantissimi della cultura territoriale: i poeti Guido Garufi, Giovanni Prosperi, Giampaolo Vincenzi; i musicisti Héctor Ulises e Roberto Passarella, Lucio Matricardi, Carlo Paniccià; gli artisti Silvio Craia, Giuseppe Teobaldelli, Mauro Mazziero; inoltre le consulenti letterarie  Maria Carla Romiti e Oriana Nabissi; la consulente filosofica e regista Barbara Mancini; la consulente comunicazione Lucia Mosca,  il direttore tecnico Euro Morresi; e naturalmente gli attori e le attrici tutti e tutte rigorosamente allievi/e o ex allievi/e della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione: Marco Frontalini, Andrea Guidarelli, Roberto Marucci, Luca Mitillo, Jury Peretti, Roberto Valentini, Lorenzo Vecchioni, Carla Camilloni, Jennifer De Filippi, Martina Del Bianco, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elena Paoletti, Marta Santoni. Questa è solo la prima formazione dell’organigramma ma prossimamente altri nomi verranno a rafforzare la compagnia. Per  aderire come socio all’associazione o per entrare in compagnia si può contattare la vicepresidente Serenella Marano al numero telefonico 380 3507650, oppure si può scrivere a ass.minimoteatro@gmail.com 

Arianna Bitti Scarl di Fermo e Minimo Teatro di Macerata insieme per l’alta formazione neuro linguistica

MACERATA – Domenica 10 per cinque ore, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00, a conclusione del suo corso PNL, programmazione neuro linguistica, l’Arianna Bitti Scarl, l’importante centro di formazione professionale con sede in Fermo, ha invitato Maurizio Boldrini del Minimo Teatro di Macerata a tenere un laboratorio telematico che verterà sulle dinamiche di voce e parola, dalle forme tradizionali a quelle più innovative sperimentate con la classe di Ingegneria Umanistica del Minimo Teatro.

Sarà  una coniugazione formativa ad alto livello poiché l’Arianna Bitti Scarl da molti anni realizza progetti e percorsi di formazione eccellenti con strumenti di alta specializzazione nei settori: risorse umane, benessere organizzativo, produttività e salute e il Minimo Teatro, con i suoi 39 anni di esperienza nell’abito del linguaggio teatrale è divenuto riferimento per importanti accademie internazionali in virtù delle sue ricerche capaci di sconfinare l’ambito teatrale ed investire altre discipline scientifiche.

Per i partecipanti,  in collegamento da tutta Italia, sarà un’occasione di sperimentare e provare i confini estremi del lavoro sulla parola in grado di creare nuovi pensieri, allenare il sistema percettivo verso nuove azioni e nuove visioni della vita.

Riferimenti telematici: https://www.facebook.com/ariannabittiformazione e https://www.facebook.com/maurizio.boldrini.58